Due milioni e mezzo di euro per investimenti a bordo dei pescherecci pugliesi
BARI – “Non possiamo assolutamente correre il rischio di spendere male e frettolosamente i fondi comunitari, specie in un settore come quello della pesca in cui la Puglia ha bisogno di recuperare tempo e attenzioni”. E’ questa la motivazione che l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, fornisce in merito alla proroga dei termini per la presentazione delle domande e della documentazione per il bando F.E.P. (Fondo Europeo per la Pesca) 2007-2013 Misura 1.3 “Investimento a bordo dei pescherecci e selettività” al prossimo 5 febbraio.
Circa 2 milioni e mezzo di euro di risorse per cui era stata inizialmente prevista la scadenza del 6 gennaio che invece l’assessore regionale non intende sottrarre al ventaglio di possibilità di offrire al comparto. “Una opportunità che spero il settore vorrà cogliere appieno – commenta Nardoni – soprattutto nell’ottica del banco di prova che dovremo sostenere in vista della programmazione dei nuovi fondi strutturali in tema di eco-sostenibilità e innovazione, ma anche in virtù del fatto che è impensabile non attrezzarsi con politiche adeguate e spinte in una Regione dove troppo poco si è fatto per un territorio con oltre 850 chilometri di costa. E’ un patrimonio di esperienze, ma anche dall’alto valore economico-produttivo che la nostra regione deve rivalutare al massimo”.
La Misura 1.3 del F.E.P. infatti, prevede di finanziare investimenti a bordo dei pescherecci e interventi in tema di selettività. Termini dunque riaperti per consentire la partecipazione collettiva di tutti i soggetti coinvolti e un’analisi più ampia delle tematiche anche sulla scorta delle numerose richieste condivise dalla Regione e pervenute dalle varie associazioni di categoria e organizzazioni cooperative degli operatori della pesca. Era infatti emerso, a seguito delle sollecitazioni ufficiali pervenute dalle Associazioni degli Operatori di Categoria oltre che da singole aziende, direttamente e per tramite degli organi istituzionali, che il periodo di 60 giorni per la presentazione delle domande di accesso alla Misura fosse alquanto ridotto considerando motivazioni fondate la “complessità degli interventi finanziabili e della relativa documentazione di supporto (es. preventivi ditte fornitrici)” e quindi della necessità di svolgere una adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione delle imprese di pesca per favorire l’accesso alla misura. Un’azione particolarmente difficile nell’attuale contesto di grave crisi del settore. Non secondario è la coincidenza con le festività natalizie e quindi con l’ulteriore difficoltà a dialogare con le imprese fornitrici e con gli uffici amministrativi.