Ilva, nuova gara di solidarietà per famiglia operaio morto
TARANTO – Quando un luogo di lavoro si trasforma in un campo di battaglia (dai morti per tumore alle vittime di infortuni), rimangono poche cose a cui aggrapparsi. Una di queste è la solidarietà tra colleghi. Emblematica è la vicenda che ha visto come sfortunato protagonista Stefano Delli Ponti, operaio deceduto a soli 39 anni, il 30 dicembre scorso, dopo essere stato colpito per ben due volte da un tumore al collo. Per aiutarlo a sostenere le ingenti spese mediche, lo scorso anno, circa tremila dipendenti dell’Ilva avevano sottoscritto un documento per devolvere il corrispettivo di 9 mila ore lavorate o di ferie in suo favore. Un gesto vano, ma importante, a cui ora ne segue un altro di altrettanto valore. ”Non possiamo far tornare Stefano con noi, ma possiamo dimostrare con un piccolissimo gesto di non aver dimenticato il nostro ‘leone’ e dare il nostro contributo ai suoi splendidi figli e a sua moglie in questo difficilissimo momento della loro vita”. Si legge su un manifesto affisso davanti alle portinerie dell’Ilva dall’Unione sindacale di base (Usb), che ha avviato una raccolta firme per devolvere ore di straordinario in favore della moglie e dei due figli di 8 e 3 anni di Stefano Delli Ponti. ”Forza ragazzi – è scritto nel manifesto che invita gli operai ad una nuova gara di solidarieta – Stefano ha lottato duramente. Questo glielo dobbiamo”.