”Ognuno può dire quello che vuole, ma quei dati relativi ai valori Ipa negli ultimi mesi del 2013 per noi non rappresentano alcun pericolo”. E’ il commento rilasciato all’Ansa da Giorgio Assennato, direttore regionale di Arpa Puglia, in merito all’allarme lanciato oggi dal presidente di Peacelink Taranto Alessandro Marescotti sui valori relativi agli idrocarburi policiclici aromatici registrati a novembre e dicembre nel rione Tamburi di Taranto, una media di oltre 36 nanogrammi su metro cubo, quasi raddoppiata rispetto al 2010 (19,2). ”Quell’indicatore – spiega Assennato – è utilizzato solo a scopi descrittivi. Noi sfruttiamo questi dati come modello concettuale per verificare la dispersione degli Ipa dalla cokerie verso il quartiere Tamburi. Ci interessano gli scarti e non i valori assoluti”. “Purtroppo l’Ilva – aggiunge – non ci aiuta in questo senso e la centralina che monitora le cokerie e’ sottoposta a trattamento intensivo di tipo protettivo tale da rendere impossibile qualsiasi valutazione, come denunciato e come denunceremo ancora ad Ispra”. L’unico senso di quelle strumentazioni, conclude Assennato, ”e’ verificare i trend temporali e i trend spaziali. Il valore assoluto non ha alcun significato: primo perche’ non e’ normato, secondo perchè la strumentazione non si sa nemmeno che cosa indichi visto che parliamo di una serie di composti associati a polveri che sono ragionevolmente Ipa, ma non è detto che lo siano”.(ANSA)
L’ALLARME DI PEACELINK: https://www.inchiostroverde.it/news/ilva-peacelink-a-taranto-valori-di-ipa-inaccettabili.html