ecomuesoSalgono a sei gli Ecomusei della rete ecomuseale dell’Umbria. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvano Rometti, ha approvato il riconoscimento dell’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi, cui partecipano il Comune di Porano (soggetto proponente) e l’Associazione Acqua (soggetto gestore in convenzione). “Con la legge regionale 34/2007 – sottolinea l’assessore Rometti in un comunicato – la Regione Umbria ha definito l’Ecomuseo quale strumento di gestione del territorio che nasce dalla volonta’ delle comunita’ locali di autorappresentarsi ed autogestirsi, riconoscendone il ruolo di memoria storica e valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali, ambientali e paesaggistici delle comunita’ locali, di luoghi per una promozione del territorio basata sulla cultura della sostenibilita’”. Anche per l’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi, “sono protagoniste le realta’ locali, con l’appoggio delle istituzioni, nella costruzione di un progetto per la tutela e la valorizzazione del paesaggio, della storia e dei saperi, con un legame sempre piu’ stretto tra uomo e territorio”. La domanda relativa all’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi, la cui ammissibilita’ amministrativa e’ stata accertata dalla Sezione “Cridea” del Servizio Recupero ambientale-bonifiche-educazione ambientale, che ha effettuato la preistruttoria, era stata esaminata dall’apposito Comitato tecnico scientifico, costituito dalla Regione, che aveva espresso parere favorevole all’accreditamento. Con il riconoscimento da parte della Giunta regionale, l’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi si aggiunge a quelli di Campello sul Clitunno (promosso dall’amministrazione comunale), Dorsale Appenninica Umbra (gestito dal “Cedrav”), Paesaggio Orvietano (gestito dal “Gal” che ha in carica anche il costituendo Ecomuseo Paesaggio del Trasimeno), l’Ecomuseo Geologico Minerario di Spoleto (gestito dall’Associazione Amici delle Miniere di Morgnano) e l’Ecomuseo del Tevere (promosso dai Comuni di Perugia e Umbertide). Ognuno ha diritto alla denominazione esclusiva ed originale e a utilizzare per le iniziative previste dal Programma di attivita’ e dal Piano annuale di attuazione, oltre al proprio marchio, il “sigillo” identificativo degli Ecomusei adottato dalla Giunta regionale. (ANSA)

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