Ilva, Cassazione annulla sequestro di 8,1 miliardi – Bonelli: “Pessima notizia”
La Cassazione ha annullato senza rinvio il sequestro preventivo di 8,1 miliardi di euro nei confronti della Riva Fire, la Holding che controlla l’Ilva spa. Il provvedimento era stato disposto dal gip Patrizia Todisco nell’ambito dell’ inchiesta sullo stabilimento di Taranto, e confermato dal Riesame. La cifra equivaleva alle somme risparmiate dall”Ilva non adeguando gli impianti. La sesta sezione penale ha accolto il ricorso dei legali dei Riva, Coppi e Paliero, e ha disposto la restituzione alle Holding di tutti i beni.
“E’ una pessima notizia per il futuro di Taranto”. E’ il commento del co-portavoce dei Verdi e consigliere comunale di Taranto Angelo Bonelli. “Quel sequestro era una polizza sulla vita per la città e per la salute dei cittadini- aggiunge Bonelli- i soldi sequestrati erano anche il frutto di un profitto che, a partire dallo stabilimento di Taranto, erano stati realizzati da un impianto che, come dice la procura di Taranto, violava la legge e produceva ‘inquinamento e morte'”. Il sequestro di 8,1 miliardi “era finalizzato ad applicare il principio chi inquina paga- dice Bonelli- ora a Taranto come si applicherà questo principio? Da dove arriveranno le risorse per garantire le bonifiche e la riparazione del danno ambientale? Ricordo che 8 anni fa i vertici dell’Ilva Spa sono stati condannati, con una sentenza passata in giudicato, per reati contro l’ambiente: dopo quella sentenza non c’è stato nessun intervento per la riparazione del danno prodotto”. Gli 8 miliardi del sequestro “erano il computo dei danni stimati per l’ambiente e per la città e servivano a garantire un futuro migliore ai cittadini che tanto hanno sofferto a causa dei veleni- conclude Bonelli- Taranto è una citta’ sempre più sola nella sua lotta contro l’inquinamento ma sono sicuro che vinceremo la battaglia per la vita e per la salute”.