– Francesco Scialpi: tesi dal titolo “Le morti che non contano. L’Ilva a Taranto”;
– Deborah De Iure: “Integrazione di metodi nella ricerca psicosociale: il caso dell’Ilva di Taranto tra rappresentazioni e identità”;
– Adriano Fonzino: “Bioaccumulazione di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) in isopodi detritivori da terreni contaminati: ruolo dell’azione di fitorimediazione di Phragmites australis”.
Per concludere sarà discusso il caso della bonifica e della riqualificazione del quartiere svedese di Hammarby Sjostad che ha diversi punti di somiglianza con il quartiere Tamburi e che è rinato grazie alla bonifica e ad un progetto di ecoriconversione. La presentazione e le conclusioni saranno a cura di Fulvia Gravame, responsabile del nodo PeaceLink di Taranto, che presenterà il programma strategico dell’associazione, che si costituirà parte civile al processo per disastro ambientale a Taranto. La conferenza ha lo scopo di dare continuità a quanto realizzato, sempre presso la facoltà di Giurisprudenza, il 2 luglio scorso. In quella occasione era stato rivolto l’invito a tutti gli studenti universitari a realizzare tesi su Taranto e sulla riconversione economica, in una prospettiva di sostenibilità ambientale. Furono allora presentati due esempi di bonifica e riconversione: la Ruhr (Germania) e Hammarby Sjostad (quartiere all’avanguardia di Stoccolma, Svezia).
In seguito alla visita al quartiere Hammarby Sjostad di Stoccolma si intende descrivere quanto appreso in seguito alla visita stessa. La visita al quartiere “green” della capitale svedese era stata sostenuta dal prof. Antonio Uricchio, attuale Rettore dell’Università di Bari, con un’apposita lettera di presentazione alle autorità cittadine e agli enti di ricerca, condividendone le finalità di studio. A Stoccolma la “missione di studio” è inoltre stata resa possibile anche grazie al supporto dell’ing. Marco Basile, un tarantino nato nel quartiere Tamburi e trapiantato a Stoccolma, esperto di database e telecomunicazioni, che si è messo a disposizione di questo progetto di ricerca. Sono invitati all’incontro di studio tutti gli studenti e i cittadini interessati a discutere e ad approfondire le strategie di eco-riconversione per Taranto, nella convinzione che anche grazie a nuove tesi di laurea e a nuove ricerche potrà essere trovata per Taranto una strada che traghetti la città dall’attuale disastro ambientale allo sviluppo sostenibile.
Alessandro Marescotti – Presidente di PeaceLink
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