Ilva, casi di tumori della tiroide nel reparto Carpenteria: la Fiom-Cgil chiede l’intervento di Asl e Arpa
TARANTO – Nelle settimane scorse avevamo riportato una denuncia dell’Usb relativa a diverse patologie della tiroide riscontrate tra i lavoratori del reparto Carpenteria dell’Ilva. Oggi torniamo sull’argomento fornendo un altro tassello. La Fiom-Cgil ha scritto al Dipartimento Prevenzione dell’Asl di Taranto, allo Spesal, ad Arpa Puglia e per conoscenza all’Ordine dei Medici, per chiedere di approfondire questa problematica sanitaria. La richiesta arriva dopo un incontro con la Direzione aziendale, tenutosi il 2 dicembre, alla presenza del Capo area del reparto, ing. Andelmi, del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dello stabilimento, ing. Palmisano, e del medico competente, dott. Greco.
Quest’ultimo ha illustrato la situazione del reparto specificando il numero dei lavoratori coinvolti da patalogie dell’apparato otorinolaringoiatrico: 3 casi di patologie tiroidee nodulari e 3 casi di tumori della tiroide. “Il medico competente – fanno sapere i sindacalisti Francesco Bardinella e Francesco Brigati – sostenendo che tali patologie non sono attribuibili all’esposizione a fonti inquinanti di tipo industriale, ci ha comunicato che intende sottoporre i lavoratori ad un esame clinico con palpazione e, di comune accordo con l’Rspp, intende effettuare un campionamento ambientale all’interno dell’officina”.
Durante l’incontro, si legge ancora nella lettera inviata ad Asl e Arpa, le Rsu hanno espresso l’esigenza di coinvolgere in qualsiasi tipo di iniziative le strutture competenti della Asl di Taranto ricevendo una risposta negativa da parte della Direzione aziendale. “Tale nostra richiesta – si legge – è dettata dalla necessità di avere un quadro più ampio dei rischi connessi alle attività previste dal reparto Cap e la correlazione con le patologie che emergono tra i lavoratori attualmente operanti e tutti quelli che hanno operato in quel reparto”. Ad Asl ed Arpa viene chiesto, quindi, “di affrontare la situazione e di dare ai lavoratori tutte le informazioni scientifiche e sanitarie rispetto al problema trattato”. InchiostroVerde continuerà a seguire questa vicenda da vicino, fedele al suo impegno a favore dell’ambiente e della salute, a cominciare da quella degli operai, prime vittime dell’inquinamento prodotto dal siderurgico.
Alessandra Congedo