A fine giugno, un quotidiano locale aveva riportato un’intervista all’assessore comunale all’Ambiente. Vincenzo Baio, dalla quale emergeva l’intenzione di Arpa Puglia di avviare un monitoraggio della rumorosità nel rione più a ridosso dei parchi. Per tutta l’estate non era emersa alcuna novità in tale direzione, tanto che abbiamo pensato di rivolgerci direttamente ad Arpa Puglia. Questa la risposta ricevuta: a settembre sarebbe partito un monitoraggio acustico, diurno e notturno, in più zone del quartiere.
Per settimane abbiamo atteso l’esito di questo monitoraggio. Oggi InchiostroVerde può – finalmente – divulgare i dati della relazione sottoscritta da Maria Spartera, responsabile locale di Arpa Puglia, e Vitantonio Martucci, direttore del Servizio Territoriale. Il monitoraggio, iniziato nel mese di settembre e concluso nel mese di ottobre si è articolato in due diverse fasi. Nella prima, dal 3 al 6 settembre, è stata effettuata una sessione di misure fonometriche in modalità continua (h24) presso un recettore ubicato in via Ugo Foscolo, con le sorgenti accese.
In una seconda fase – si legge nella relazione – dal 19 al 24 settembre, presso un recettore ubicato in via Pirandello è stata effettuata una prima sessione di misure fonometriche in modalità continua (h24), con le sorgenti di rumore spente; infine, sempre presso lo stesso recettore, dal 15 al 17 ottobre, è stata eseguita una seconda sessione di misure, sempre in modalità continua, durante la quale è intervenuta l’accensione dei nebulizzatori. Tutte le misure sono state eseguite in conformità con quanto stabilito dal D.M. 16.03.98. SCARICA IL DOCUMENTO: Relazione DAP TA prot. 69039(1)
LE CONCLUSIONI: “In base ai risultati delle misure fonometriche eseguite presso i due recettori di via Ugo Foscolo n. 9 e di via Pirandello n. 5. l’indagine ha evidenziato, in occasione dell’accensione dei nebulizzatori installati nello stabilimento Ilva, una sensibile variazione del clima acustico che dipende da vari fattori e dal realizzarsi di diverse condizioni al contorno, ragion per cui, non è possibile confrontare, in prima approssimazione, i risultati di cui sopra con i limiti stabiliti dal DPCM 01.03.91″.
Fin qui, quanto riportato nella relazione di Arpa Puglia. Parole da cui emerge una sorta di giudizio sospeso. Da una parte si evidenzia una “sensibile variazione” del rumore rilevato quando sono in funzione i cannoni ad acqua dell’Ilva, dall’altra parte, però, Arpa Puglia – da noi sollecitata a chiarire questo aspetto – fa sapere che non è possibile attribuire in maniera certa la responsabilità di tale variazione all’utilizzo di quelle apparecchiature perché entrerebbero in gioco anche altri fattori (traffico, attività antropiche). Piuttosto complicato sarebbe anche il raffronto con i limiti di legge in quanto il Comune di Taranto non è ancora provvisto di un piano di zonizzazione acustica del territorio.
Sempre da Arpa Puglia ci comunicano che nel corso della visita ispettiva di settembre, sono stati effettuati ulteriori accertamenti il cui esito costituisce parte integrante della relazione finale dell’ispezione effettuata insieme ad Ispra, che sarà trasmessa a Ispra entro questo mese. Si spera che da questa ulteriore relazione possano finalmente emergere elementi di certezza e una parola definitiva su responsabilità e violazioni.
Alessandra Congedo
N.B. Va considerato che il Comune di Taranto non è ancora dotato di un piano di zonizzazione acustica del territorio. Il Decreto prevede che si applichino per le sorgenti sonore fisse i seguenti limiti di accettabilità.
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