ROMA – “Non c’e’ alcuna deroga ma anzi, al contrario, il nuovo provvedimento rende tutto piu’ chiaro e piu’ incisivo”. Lo dice il sub commissario dell’Ilva, Edo Ronchi, in merito al decreto legge sull’Ilva di Taranto approvato ieri dal Consiglio dei ministri nell’ambito del provvedimento relativo alla “Terra dei Fuochi”. “Oltre al punto delle risorse che servono a risanamento dell’acciaieria, il decreto – osserva Ronchi – chiarisce anche la parte relativa alla gestione del periodo transitorio”. “Il decreto -ha aggiunto Ronchi- prevede infatti due strade: la prima e’ che i Riva, a fronte della richiesta-diffida del commissario, assicurino le risorse che servono; la seconda e’ che al commissario siano messe a disposizione le risorse sequestrate dalla Magistratura anche per reati diversi da quelli ambientali nel caso in cui, come e’ molto probabile, dai Riva non venisse nulla. Quest’altra possibilita’ mi pare costituisca una garanzia molto importante per le banche che devono finanziarci. Queste ora sanno che possono accedere anche risorse ulteriori e che non ci sono solo quelle generate dall’attivita’ industriale dello stabilimento. Il fatto che il decreto legge abbia affrontato un nodo molto importante per il risanamento dell’acciaieria di Taranto – afferma ancora Ronchi – ci da’ quindi una posizione di maggiore forza e ci permette di mettere in cantiere un piano industriale con obiettivi piu’ ambiziosi sul versante dell’innovazione tecnologica che e’ la seconda gamba, assieme al risanamento ambientale, su cui deve camminare il rilancio dello stabilimento siderurgico”. (AGI)