TARANTO – Tra il 17 giugno e il 23 luglio, Arpa Puglia ha effettuato un monitoraggio nella zona di Lizzano. L’associazione AttivaLizzano interviene con una nota stampa – che riportiamo integralmente – per evidenziare le criticità che scaturiscono dall’attività della discarica.
Nacque allora un comitato spontaneo per la salvaguardia del diritto alla salute, composto dai genitori degli alunni, da cittadini, dall’Associazione AttivaLizzano. A seguito di ciò, durante un incontro sul tema che si tenne nell’aula consiliare di Lizzano, alla presenza del Sindaco Dario Macripò, del Dirigente scolastico Filippo Coppola, dell’Assessore provinciale all’Ambiente Giampiero Mancarelli e della Dirigente dell’ARPA Maria Spartera, fu promesso alla cittadinanza che sarebbe stato effettuato un monitoraggio dell’aria per individuare la provenienza della puzza.
Il monitoraggio ha ulteriormente accertato con strumenti scientifici ciò che i nostri nasi e il buon senso ci avevano sempre suggerito. A Lizzano la puzza c’è, fa male, e proviene dalla discarica “Vergine S.p.A.”. I risultati del monitoraggio rappresentano un importante passo avanti per i cittadini di Lizzano e mettono in luce, in modo evidente, la faziosità di quanti in questi anni hanno sostenuto che la puzza provenisse da altre fonti.
Infatti dalla relazione risulta che: “alla luce delle osservazioni riportate, si può affermare che i risultati ottenuti confermano le indicazioni già avute in passato riguardo all’influenza delle attività di discarica rispetto alle segnalazioni di molestia olfattiva presso l’abitato di Lizzano”. E ciò malgrado che: “ in merito ai dati di conferimento dei rifiuti in discarica trasmessi dal gestore, si è rilevata una riduzione dei quantitativi conferiti nell’anno 2012 e nei mesi precedenti di alcune tipologie di rifiuti caratterizzati da un odore “molesto” e che possono liberare nell’ aria composti odorigeni.
Ed inoltre l’ARPA afferma che: “ le concentrazioni rilevate durante il monitoraggio, e l’odore associato, sebbene non siano causa di effetti tossici in senso stretto, possono essere responsabili di disturbi reversibili alla salute e, comunque, di effetti negativi per la qualità della vita della popolazione esposta”. A fronte di tali risultati nessuna istituzione può sottrarsi alle proprie responsabilità e pertanto chiediamo al Comune di Lizzano, al Comune di Taranto, alla Provincia e alla Regione Puglia di porre fine all’attività di questo ecomostro”.
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