A tre giorni dalla decisione del Tribunale Internazionale del Mare (ITLOS) che, su richiesta dell’Olanda, ha ordinato al governo russo di procedere al rilascio dei nostri Arctic30 e al dissequestro della nave Arctic Sunrise, Greenpeace auspica che il Governo Russo si conformi a questa decisione. «L’ITLOS ha sancito il diritto di tutti gli Arctic30 a essere liberi di lasciare la Russia. Chiediamo alle istituzioni italiane e al Santo Padre di sottolineare quanto sia importante che la Russia si conformi a questa decisione e lasci andare l’equipaggio e la nave» dichiara Giuseppe Onufrio, direttore Esecutivo di Greenpeace Italia.
Ventinove attivisti di Greenpeace sono stati rilasciati su cauzione, ma per loro rimangono in piedi tutte le accuse e l’incertezza sul poter tornare o meno a casa. Per uno di loro, l’australiano Colin Russel, la detenzione è stata estesa di altri 3 mesi. «Non siamo contro il Presidente Putin né contro il popolo russo. La nostra è una lotta per il bene dell’Artico e del nostro Pianeta. Non ci fermeremo fino a quando tutte le accuse saranno state ritirate, fino a quando tutti i 30 attivisti saranno liberi di lasciare la Russia e ritornare a casa e continueremo a lottare per salvare l’Artico» conclude Onufrio.
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