In particolare il monossido di azoto (NO), analogamente al monossido di carbonio, interferisce con la normale ossigenazione dei tessuti da parte del sangue. L’esposizione continuata a NO e CO possono causare effetti cronici quali diminuzione delle prestazioni fisiche ed intellettuali, aumento di cardiopatie e di disturbi circolatori, in un’area già fortemente compromessa sotto l’aspetto sanitario. Nello studio presentato dal proponente è infatti assente una corretta valutazione epidemiologica che tenga conto degli effetti sulla salute a breve e a lungo termine.
Legamjonici ha anche sottolineato la mancanza di analisi di rischio di incidente rilevante per il nuovo impianto e nel contesto dell’intera raffineria, anche in considerazione dell’evento meteorologico del novembre 2012 (tornado).
Pertanto il comitato Legamjonici ritiene il progetto non conforme ad una finalità di miglioramento delle prestazioni ambientali. Il progetto inoltre ignora completamente le valutazioni sul rischio di incidente rilevante. Alla luce di quanto esposto, Legamjonici ritiene necessario non autorizzare progetti incompatibili con la salute pubblica.
Comitato Legamjonici
La responsabile Dottoressa Daniela Spera.
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