A fine mese, invece, si attende il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale da parte del ministero dell’Ambiente per quanto riguarda le operazioni di dragaggio, senza la quale i lavori non potranno iniziare. Ammodernamento della banchina e dragaggio costeranno rispettivamente – si tratta di fondi dell’Authority – 65 e 85 milioni e fanno parte di un pacchetto infrastrutturale che arriva a 200 milioni con altri interventi – prevista anche la costruzione di una diga foranea a protezione del molo che però avrà tempi diversi. E’ bene ricordare che la stessa TCT, nell’ambito dello stesso accordo, si è impegnata ad investire un centinaio di milioni di euro in gru e nuove attrezzature.
A tal proposito nella giornata di ieri nella sede del DISET, il Dipartimento delle economie territoriali che fa capo alla presidenza del Consiglio dei Ministri, si è svolto un nuovo vertice sul porto di Taranto. In discussione, in particolare, la situazione del terminal container di Evergreen con i lavori per ampliare e ammodernare la banchina del molo polisettoriale allo scopo di consentire a TCT l’attracco delle portacontainer di nuova generazione. La riunione di ieri è durata diverse ore: l’Autorità portuale di Taranto ha messo a punto un nuovo piano relativamente ai tempi dei lavori infrastrutturali al terminal container dove Evergreen opera dal 2001. Il nuovo piano prevede che l’ammodernamento della banchina – che secondo quando previsto dall’accordo generale di giugno 2012 doveva concludersi a dicembre 2014 – adesso sia posticipato di un anno e quindi a dicembre 2015. In particolare l’Autorità portuale conta di ultimare a dicembre 2015 i primi 600 metri su 1200 di banchina del polisettoriale.
Insieme ai lavori di dragaggio del corrispondente specchio di mare con la profondità dei fondali che sarà portata a 16,50 metri, TCT potrà operare e rilanciare il traffico container che negli ultimi due anni a Taranto, anche per effetto della crisi, marca un costante e continuo regresso in termini di movimentazione. I successivi 600 metri di banchina l’Authority prevede invece di completarli entro giugno 2016: questo quanto meno nelle intenzioni. Gli azionisti di TCT – e in particolare i due di maggior peso Hutchinson ed Evergreen – vorrebbero invece che tutti i lavori venissero ultimati a dicembre 2015 essendo già maturato un ritardo sulla prima tabella di marcia, ma l’Authority ha preso sei mesi di tempo in più sia per una valutazione tecnica di carattere prudenziale, sia perché questi sono anche i tempi che si ricavano dagli stessi progettisti di TCT. Dopo che l’accordo sui nuovi tempi dei lavori sarà stato perfezionato e accettato da tutte le parti, si sottoscriverà una nuova intesa.
G. Leone (TarantoOggi, 16.11.2013)
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