Ilva, M5S su intercettazione: “Vendola si dimetta” – Il governatore: “Sciacallaggio”
”Abbiamo provato estremo disgusto nell’ascoltare l’intercettazione della telefonata diffusa da Il Fatto Quotidiano.it tra il Presidente della Regione Puglia Nicola Vendola e Girolamo Archinà, uomo delle pubbliche relazioni della famiglia Riva. Disgusto è la sola parola che proviamo. A Vendola non rimane che una strada: dimettersi da Presidente della Regione Puglia e andare a casa. Ha perso ogni credibilita”’. E’ quanto si legge in una nota stampa dei parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle. Intanto, Vendola prova a difendersi. Anche se il tono confidenziale che emerge dall’audio ha la capacità di risultare persino più discutibile delle parole pronunciate nel corso della telefonata.
”Si è tentato di far intendere che in quella telefonata un po’ decontestualizzata io stessi ridendo per i morti di cancro. Questa è veramente un’operazione inaccettabile, uno sciacallaggio puro – ha dichiarato il Governatore a margine del Forum dei Giovani Imprenditori di ConfCommercio Venezia – il cancro ha abitato la mia vita, ha abitato casa mia, e credo che l’idea di darmi un colpo, cercando di delegittimarmi, sul terreno ddella sensibilità umana sia un’operazione vigliacca, volgare, a cui reagisco, naturalmente, tutelendomi anche in sede legale, come è giusto che sia”.
A noi rimane un rammarico. Le indagini condotte dalla magistratura ionica coprono un arco temporale che coincide con il periodo di “governo” del presidente Vendola. Sarebbe stato interessante conoscere anche il tono e i contenuti delle conversazioni che vedevano protagonisti altri interlocutori istituzionali del passato più o o meno recente. Queste intercettazioni telefoniche – senza entrare nel merito delle modalità e della tempistica con cui vengono rese pubbliche – aprono delle finestre inquietanti su alcuni “capitoli” di una lunga storia che ha visto responsabilità politiche trasversali. Ci sembra cosa buona e giusta ricordarlo. Dove non arrivano le indagini, dovrebbe arrivare la memoria dei cittadini di Taranto.
A. Cong.