Legamjonici replica a Lorenzin e Orlando: “Utopistico parlare di un’Ilva ecocompatibile”
TARANTO – Gli interventi del ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e del ministro della Salute Beatrice Lorenzin hanno avuto il chiaro intento di riaffermare e rilanciare l’utopistico obiettivo di rendere l’Ilva compatibile con la città. Il comitato Legamjonici considera tale posizione del tutto contraria agli interessi della collettività poiché, ancora una volta, pone in secondo piano il diritto alla vita.
L’emergenza sanitaria in atto a Taranto richiede interventi immediati per la tutela della salute pubblica. Il ministro Lorenzin ritiene che tale emergenza sanitaria debba essere affrontata solo potenziando diagnosi e cura e quindi monitorando i casi di patologie, dimenticando che la prevenzione primaria è l’unico approccio in grado di affrontare efficacemente l’aggressione patologica degli innumerevoli inquinanti ambientali prodotti dal siderurgico. Occorre dunque evitare l’esposizione prolungata della popolazione ad ogni genere di contaminante ambientale, anche a basse concentrazioni.
Il diritto alla vita non può essere compromesso da un’attività produttiva che ignora la perdita di vite umane ridotta ad effetti collaterali accettabili. Si ribadisce pertanto la necessità di fermare definitivamente un’industria che provoca malattia e morte, senza attendere oltre. Proprio a dimostrazione dell’impossibilità di conciliare salute e lavoro nel contesto industriale in cui ci troviamo alleghiamo alcune foto scattate il 6/11/2013 tra le ore 23.30 e le ore 23.45.
Nota stampa – Comitato Legamjonici