L’Olanda chiede il rilascio degli attivisti di Greenpeace arrestati in Russia
AMBURGO – In seguito all’udienza di oggi del Tribunale internazionale per il diritto marittimo (ITLOS), nel corso della quale l’Olanda ha chiesto il dissequestro della nave di Greenpeace Arctic Sunrise e il rilascio dell’equipaggio, Greenpeace ha commentato: “Il governo olandese ha discusso il proprio caso in modo estremamente fermo, sostenendo l’applicazione della legge e il diritto alla protesta pacifica. Greenpeace plaude alla decisione dell’Olanda, stato di bandiera dell’Arctic Sunrise, di intraprendere i passi legali necessari per ottenere il dissequestro della nave e il rilascio degli Arctic30. Greenpeace è sicura che il Tribunale terrà in debito conto i diritti fondamentali degli Arctic30 e l’effetto della loro carcerazione su tali diritti al momento di prendere la propria decisione”.
La Federazione russa non era presente all’udienza di oggi e la seduta si è conclusa con l’arringa del governo olandese. L’Olanda ora risponderà per iscritto alle domande del Tribunale entro domani. La data presunta per la decisione sulla concessione delle misure provvisorie – dissequestro nave e rilascio degli Arctic30 – è venerdì 22 novembre. La decisione del governo russo di non presentarsi all’udienza è contraria all’impegno precedentemente preso con il Tribunale. La Russia non è formalmente obbligata a partecipare all’udienza, ma deve rispettare ogni decisione che verrà presa.
“Le autorità russe vogliono mettere in carcere 30 uomini e donne per anni perché due climber hanno tentato pacificamente di appendere un piccolo striscione giallo su un lato di una piattaforma petrolifera di 500 mila tonnellate. Ci aspettiamo che il Tribunale ordini il rilascio degli Arctic30, in attesa della conclusione del caso giudiziario che l’Olanda ha sollevato contro la Russia” ha commentato Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International.