Gasdotto TAP, il Movimento 5 Stelle contro Vendola: “Taranto tra le alternative”

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TARANTO –  Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Meet Up 192 “Amici di Beppe Grillo – Taranto”.

nichi-vendolaApprendiamo dagli organi di stampa che, oltre ad essere ancora una volta indagato questa volta nel  procedimento “Ambiente Svenduto”, il Governatore della Puglia considera possibile far approdare a Taranto il tristemente noto gasdotto T.A.P. (Trans Adriatic Pipeline) nascondendosi dietro un presunto “processo partecipativo”.  Vendola infatti ha accennato ad una “scelta alternativa” all’attuale Melendugno: i pugliesi “potranno scegliere” Cerano o Taranto, per mezzo di una consultazione popolare.  Incredibile ma vero! Una consultazione per scegliere ciò che qualcuno ha già deciso! I sofismi del  primo rappresentante dei Pugliesi questa volta non hanno nascosto l’inganno : l’illusionista ha fatto capire il trucco. Invece di mostrare coraggio opponendosi con tutte le forze al progetto inutile e devastante – i cui unici vantaggi sono appannaggio degli azionisti che, manco a dirlo, sono tutte compagnie straniere (britannica Bp, la turca Socar, la norvegese Statoil, la belga Fluxys, la francese Total, la tedesca e.On e la svizzera Axpo) – riesce nel doppio intento di accettare passivamente lo stupro che si vuole compiere in questa regione e altresì a mettere in atto una competizione tra territori già violentati e sfruttati.

Il gasdotto a Taranto, Brindisi o Lecce quale “arma di distrazione” che servirà a far nascere una guerra tra disperati, facendo perdere di vista il vero obbiettivo: la T.A.P. con i suoi enormi profitti per pochi e un ambiente deturpato per i pugliesi. Ma la TAP ovunque la vogliano realizzare, è una opera inutile che non porterà nessun giovamento né al territorio pugliese né all’Italia. A noi risulta difficile immaginare che il governatore regionale, dopo aver ignorato l’urlo di dolore  della città di Taranto soffocata dai veleni dell’industria, delle discariche e degli inceneritori, convinto dalle sue visioni postindustriali che non possa esservi una Taranto differente, venga in città a proporre una consultazione popolare, perché vuole “ascoltare la voce dei cittadini”.  Davanti a questo trionfo dell’ipocrisia della politica abbiamo almeno il conforto dei “nostri portavoce” al Parlamento Italiano, i cittadini portavoce dei cittadini, veramente gli unici ad opporsi a quest’opera dannosa, così come ad un sistema politico colluso, ad un’economia che si fonda sulla speculazione e sullo sfruttamento delle risorse e dei territori. Altresì siamo anche sicuri dell’appoggio che verrà dato dai tarantini ai comitati No Tap in una battaglia che riunisce tutti i Pugliesi contro la prepotenza delle multinazionali e l’incapacità pelosa della partitica nostrana e nazionale. Noi non molleremo mai!

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