Ilva, Stefàno e il presunto “vantaggio patrimoniale” procurato ai Riva

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stefànoTARANTO – Ippazio Stefàno è indagato (da aprile) per abuso e omissioni in atti d’ufficio. E’ il suo nome, insieme a quello del governatore Nichi Vendola, a spiccare tra i 53 indagati dalla Procura di Taranto nell’ambito dell’inchiesta sul disastro ambientale e sanitario prodotto dall’Ilva. Stefàno, nello svolgimento delle sue funzioni di Ufficiale di Governo e di Autorità locale su emergenze sanitarie e di igiene pubblica – secondo i pm – non si sarebbe adoperato con le necessarie misure per tutelare la salute dei cittadini.

Ecco cosa gli viene contestato: “Pur avendo piena conoscenza delle criticità ambientali relative allo stabilimento Ilva, tanto da presentare in data 24 maggio 2010 denuncia presso la locale Procura della Repubblica, evidenziando un’allarmante situazione connessa alla produzione del predetto stabilimento, in violazione dell’art. 54, c. 4 T.U.E.L., ometteva di adottare provvedimento contingibile ed urgente al fine di prevenire ed eliminare i gravi pericoli derivanti dalle sopraindicate criticità, procurando, così, intenzionalmente alla famiglia Riva e alla società Ilva Spa, un ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante gravità, consistito nel consentire il mantenimento dei livelli produttivi in atto presso lo stabilimento”. (A. Cong)

IL DOCUMENTO: https://www.inchiostroverde.it/wp-content/uploads/2013/10/avviso-conclusione-indagini.pdf

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