Ilva, Galeone (Wwf) su iniziativa Corte di Strasburgo: “Potrebbero aprirsi nuovi scenari”
“Dopo l’avvio formale della procedura di infrazione da parte della Commissione Europea nei confronti dello Stato italiano per la negazione del diritto alla vita a Taranto, anche l’Alta Corte per i diritti umani di Strasburgo (Corte Europea dei diritti dell’uomo) – recependo il ricorso proposto dai familiari della sig.ra Giuseppina Smaltini, deceduta a Taranto per leucemia – chiede allo Stato italiano quali misure siano state messe in atto per accertare che non vi fosse nesso di causalità tra la patologia della signora e le emissioni inquinanti prodotte dal siderurgico. La ricezione del ricorso porta quindi ad una ulteriore indagine da parte dell’Europa volta a stabilire se il Governo abbia posto in essere le misure idonee a salvaguardare il diritto della donna alla salute e alla vita. Questo ricorso potrebbe a breve aprire nuovi scenari riguardanti la valutazione del danno sanitario a Taranto con il conseguente riconoscimento dei diritti essenziali dell’individuo, primo fra tutti il diritto alla vita”.
Nota a firma della dott.ssa Antonella Galeone, responsabile dell’ufficio legale del Wwf Taranto onlus