E se qualcuno parlerà solo della violenza di qualche incappucciato, qualcun altro si ricorderà di aver sfilato affianco a migliaia di persone incazzate ma pacifiche, esasperate da politiche economiche che privilegiano i “soliti noti” a danno delle fasce più deboli. C’erano i ” No Tav”, i “No Muos”, e tante altre sigle che combattono per la difesa di diritti negati. Non c’era nessun logo “No Ilva”, cosa che Taranto non è ancora riuscita ad esprimere. In compenso qualche tarantino c’era sicuramente e ha lasciato tracce evidenti sui muri della Capitale: “No Ilva, no Eni” e “Riva come Priebke”. Si leggeva a poca distanza da Porta Pia.
Alessandra Congedo
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