Il gruppo Ammazza che Piazza, formato da tanti ragazzi ormai stanchi di rimanere indifferenti ai numerosi problemi della città, vuole comunicare all’intera cittadinanza che da lunedì 21 ottobre, riprenderanno le attività spontanee, autofinanziate e caratteristiche del gruppo, per dimostrare ancora una volta, a tutti coloro che denigrano e non apprezzano il valore e le potenzialità di Taranto, l’amore ed il rispetto verso la propria Terra. E’ proprio questo stato d’animo che ci ha uniti ancora una volta ed abbiamo deciso di organizzare opere di pulizia e ripristino di aree verdi e piazze cittadine, laddove le istituzioni, nel corso di questi anni, non hanno mai deciso di investire, trascurando e lasciando tutto nel degrado ed abbandono totale. Dopo i festeggiamenti per il nostro terzo anno di attività, abbiamo deciso di intraprendere un percorso, partendo dal quartiere maggiormente colpito dalle emissioni della grande industria, il rione Tamburi.
Un cammino complesso ma non impossibile, mirato a condividere contemporaneamente due tematiche attuali che da sempre ci caratterizzano, sia la lotta comune all’inquinamento, che il recupero e la riqualificazione urbana delle piazze cittadine. Il nostro obiettivo è avviare un processo culturale e di sensibilizzazione dell’intero quartiere, attraverso lo scambio di opinioni, pensieri, idee, progetti, affinché ogni cittadino possa sentirsi scosso, ponendo maggiore attenzione alle problematiche dalle quali quotidianamente è colpito, spronandolo attraverso il nostro impegno diretto, ad una partecipazione alla lotta in difesa dei suoi diritti alla salute e all’igiene e pulizia degli spazi comuni.
Il luogo ove abbiamo deciso di riprendere la nostra opera di recupero è piazza prof. Egidio Cassone, nel rione Tamburi, situata a poche centinaia di metri dal parco minerale tra via Parini e via De Amicis, con appuntamento fissato per lunedì 21 ottobre alle ore 15.00.Siamo a conoscenza che nel rione Tamburi, in virtù delle emissioni inquinanti, vi è il divieto di accesso alle aree verdi e piazze non pavimentate, che impedisce ai bambini di giocare in modo tranquillo senza nessuna preoccupazione, e agli abitanti del quartiere di vivere la piazza come luogo di incontro.
Tale divieto non ci scoraggia, siamo coscienti della situazione e conosciamo benissimo le conseguenze, soprattutto per quanto riguarda la salute umana; ma muniti di guanti, mascherine, rastrelli e tanta forza di volontà, inizieremo questo nuovo percorso, auspicandoci una numerosa presenza da parte di tutti gli abitanti del quartiere, affinché uniti, possiamo essere orgogliosi di rilanciare alternative valide, significative e migliorative, in una zona ormai deturpata. Chiunque vuole unirsi a noi e collaborare nella pulizia delle zone verdi, nella sensibilizzazione della cittadinanza e nelle lotte per migliorare la nostra Taranto è il benvenuto. Vi aspettiamo numerosi, sostieni Ammazza che Piazza.
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