Bonifiche Ilva, Ronchi: “Serve norma per accelerare procedure”

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Edo-RonchiOk “Ci sono quattro cantieri ancora fermi e la Conferenza dei Servizi con gli enti locali interessati, che si terrà  il 21 ottobre prossimo, nella mia previsione non sarà  risolutiva”. E’ stato il subcommissario per la bonifica dell’Ilva Edo Ronchi, ad affermarlo, parlando con i giornalisti questa mattina a Roma, a margine della conferenza stampa di presentazione degli Stati generali della green economy. “Puntiamo su una norma che avvii una Conferenza dei Servizi rafforzata, che consenta di accelerare le procedure” ha detto Ronchi avvertendo che “per fare questo serve pero’ una norma di legge e il testo dovrebbe essere stato definito d’intesa con il ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico e poi vedremo in quale provvedimento sara’ inserito”.

Ad essere fermi, ha spiegato il subcommissario, sono “quattro cantieri per i quali ci sono altrettante richieste di autorizzazione che sono ferme”. ” Siamo fermi -ha spiegato- perche’ si chiede una verifica di assoggettabilita’ alla Via, secondo me certamente non dovuta”. E “la verifica -ha proseguito Ronchi- comporta la dotazione di uno studio di impatto, la modifica del progetto, la pubblicazione per raccogliere il parere pubblico” e ci vogliono “40 giorni per raccogliere il parere e altri 40 giorni per esprimere il giudizio di assoggettabilita’ e non la Via”. “E -ha sottolineato ancora il subcommissario- stiamo parlando di tre capannoni e della copertura di un filtro”. Il risultato, ha fatto notare Ronchi, “sara’ ‘non soggetto alla Via’, pero’ si richiede la verifica di assoggettabilita’ alla Via, insomma…”. Riguardo poi i finanziamenti e lo sblocco delle risorse, Ronchi ha precisato: “C’e’ uno sblocco sul fronte economico non definitivo, c’e’ la trattativa ma non c’e’ il via libera formale”. I tempi? “Speriamo presto” ha tagliato corto. (Adnkronos)

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