Da domani, la loro iniziativa cambierà pelle: non saranno più protagonisti di un presidio permanente davanti a Palazzo di Città, ma “agitatori itineranti” per le vie e le piazze di Taranto. Il cambio di strategia è stato anticipato questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta dal dottor Mimmo Cassetta, Ezia Mitolo, Ada Le Noci e Antonio Lenti, portavoce del movimento. E oggi è arrivata anche la risposta alla recente lettera del sindaco Ippazio Stefàno sui cinque punti-obiettivo indicati dai cittadini #fuoridalcomune il 9 settembre scorso.
“In considerazione della totale condivisione affermata e sottoscritta dalla cortese e solerte risposta del sindaco, arrivata l’1 ottobre – dicono – invitiamo lo stesso a farsi ufficialmente portavoce delle nostre richieste e a schierarsi per la prima volta al nostro fianco”. Dato che “il sindaco è autorità sanitaria locale”, i cittadini #fuoridalcomune pretendono che Stefàno “si faccia carico di trovare gli strumenti, presso le sede competenti, necessari all’attuazione degli obiettivi che egli stesso ha dichiarato di condividere”.
1. Che il Sindaco si faccia ambasciatore della città verso il Governo regionale, affinché lo stesso attivi la richiesta di una legge speciale per Taranto, come avvenne per Seveso, che accolga in pieno le richieste espresse nel documento del R.S.T. e quindi preveda, tra le altre cose, un’esenzione ticket straordinaria relativa allo screening di patologie riconducibili all’inquinamento. Le basi del danno sanitario, già accertato, sono da ricercare, tra l’altro, nello Studio Sentieri del Ministero della Salute, dall’indagine epidemiologica condotta dal Tribunale della Procura di Taranto e dalla procedura di infrazione della C.E. Che il primo cittadino inoltre dia l’esempio, innanzitutto come medico e pediatra, firmando pubblicamente l’RST in una conferenza stampa da indire entro il 20 Ottobre, e promuova presso il Consiglio Comunale e la città tutta la raccolta firme.
2. Che il Sindaco si attivi in prima persona al fianco della città a ricercare un percorso finalizzato alla revoca dell’attuale Aia che non tutela in nessun modo l’ambiente e la cittadinanza.
3. Che il Sindaco apra un tavolo con l’amministrazione comunale di Statte per avere contezza delle intenzioni riguardo la riapertura della discarica Mater Gratiae e che alla cittadinanza venga riconosciuta, come previsto dalla legge, la possibilità di parteciparvi.
4. Che in merito alla vertenza lavoro il Sindaco si faccia portavoce presso la Provincia della necessaria partecipazione dei cittadini al tavolo del lavoro già in attività.
5. Visto il totale ed assoluto riconoscimento del quinto punto del nostro documento, in cui ricordiamo aver richiesto il fermo delle fonti inquinanti ed il reimpiego dell’intera forza lavoro nelle attività di bonifica, invitiamo il Primo Cittadino ad adoperarsi affinché venga realizzato il comune e condiviso obiettivo di un “contesto territoriale ricondotto, come giusto che sia, ad una condizione di assoluta normalità sotto il profilo ambientale e della qualità della vita”. (cit. Dott. Ippazio Stefàno, ancora Sindaco della città di Taranto).
Alessandra Congedo
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