1. attuazione delle richieste presenti nella campagna RST (rischio sanitario Taranto)esenzione totale del ticket per prestazioni sanitarie riguardanti patologie riconducibili all’inquinamento.
2. revoca dell’Aia all’Ilva.
3. blocco delle autorizzazioni all’uso della discarica interna allo stabilimento Ilva denominata Mater Gratiae.
4. istituzione immediata con sede a Taranto di un tavolo permanente sul problema del lavoro e dello sviluppo del territorio.
5. chiusura delle fonti inquinanti successiva bonifica del territorio con il reimpiego di tutta la forza lavoro.
I cittadini riuniti in P.zza Municipio a Taranto registrano i primi risultati positivi dell’opera di sensibilizzazione verso la città. Vari attestati di partecipazione e manifestazioni di solidarietà, confermano la voglia di sostenere le nostre richieste per il riconoscimento dei diritti insindacabili dei cittadini: SALUTE e LAVORO. A dimostrazione di questo ricordiamo la dedica della laurea ad Honoris Causa, ricevuta da padre Alex Zanotelli, alla lotta della città di Taranto, perché divenga operatrice di PACE e LIBERA dai VELENI.
Opposto, invece, l’atteggiamento delle Istituzioni che continuano ad ignorare la nostra presenza e le nostre istanze. E’ notizia di pochi giorni fa di un incontro a porte chiuse tra il Sub-Commissario per l’ILVA, Edo Ronchi e la Commissione Ambiente del Comune di Taranto, durante il quale, abbiamo appreso dai giornali, si è discusso di una sperimentazione TOP-SECRET che utilizzerebbe SHALE Gas per una diminuzione delle emissioni inquinanti. Sulla base delle scarse notizie a disposizione apprendiamo che ritornerebbe in auge la realizzazione di un Rigassificatore, pericolo già sventato in precedenza.
Una simile variazione nel processo produttivo obbligherebbe alla riapertura dell’A.I.A. , ed è forse per questo motivo che Ronchi paventa il rinvio ulteriore delle scadenze previste, cosa che noi riteniamo inaccettabili. A nostro avviso si omette di dire che esistono concrete possibilità che i dipendenti dei reparti Agglomerato, Acciaierie, Parchi Minerari e Batterie possano essere in esubero rispetto all’attuale necessità dell’Azienda. Sembrerebbe che per l’ennesima volta, l’ILVA, spacci scelte a favore dell’ambiente, degli interventi atti alla riduzione dei costi di produzione. Non accettiamo degli ulteriori rinvii per prendere tempo rispetto all’immediato fermo degli impianti inquinanti in modo da avviare delle bonifiche efficacie e non di facciata.
L’operato dello Stato Italiano molto accomodante nei confronti delle industrie dei RIVA è finito sotto la lente di ingrandimento della Commissione Ambiente della UE, che dopo aver richiamato e sollecitato il Governo alla produzione di dati ufficiali ed individuazioni delle dovute responsabilità, giovedì 26 avvierà, probabilmente, una procedura di infrazione.
Intanto assistiamo ad un rimbalzo delle responsabilità tra ILVA e Comune di Taranto per la realizzazione di ricoveri per il deposito di materiali pulverulenti, ritardo rilevato anche dall’I.S.P.R.A. I cittadini #fuoridalcomune vogliono essere partecipi ai beni comuni della salute e del lavoro e per questo chiedono di rendere pubblica la prossima conferenza dei servizi riguardo l’attuazione dell’A.I.A. Per tutti questi motivi invitiamo la città ad unirsi al presidio in P.zza Municipio per riprenderci la nostra dignità ed essere protagonisti delle scelte che riguardano il nostro futuro.
Taranto Libera!!!!
Cittadini #Fuoridalcomune
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