Diario fuoridalcomune – 11° giorno: “Il cielo sopra Taranto”
TARANTO – Ed eccomi qua, fuori dal Comune. Ma non sono a Manduria, sono a Taranto. Non più straniero, ma compagno di lotta… lotta per la vita. Per me è difficile, per questioni logistiche, essere ogni giorno lì, #fuoridalcomune. Fino ad ora, solo qualche sera, in assemblea, ad ascoltare le opinioni di tante persone diverse tra loro, ma tutte con lo stesso obiettivo: lottare per la vita. Nel dibattiti delle assemblee un punto all’ordine del giorno è sempre presente: aggregare. In questa città, Taranto, in cui ho ritrovato l’amore. In questa città, Taranto, che ho imparato ad amare tantissimo, ho anche imparato quant’è difficile aggregare. A volte, sembra quasi impossibile. Nel tragitto, tra Manduria e Taranto, ascolto il mio cantante preferito, Nick Cave. Associo Nick Cave ad un film che amo moltissimo, “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. C’è una scena bellissima, in quel film, in cui Nick canta. Berlino in quel film era la città divisa. Berlino era il simbolo di un “qualcosa” e gli angeli erano lì a testimoniare, a dare forza e coraggio ad un popolo, quello berlinese, diviso da un muro, proprio come accade a Taranto.
Oggi, per me, Taranto è la Berlino che Wenders racconta nel suo film. Ed oggi, voglio pensare e credere che gli angeli, a Taranto, sono loro: i ragazzi del presidio #fuoridalcomune. Quei ragazzi, diventati miei amici, sanno benissimo che è difficile aggregare: quel muro, a Taranto, è ancora presente. Un muro creato da tutta la classe politica che negli ultimi 50 anni ha amministrato la città. Un muro che ha dilaniato, distrutto, ammalato e ricattato i tarantini. Questo muro, però, si può abbattere. Magari non da dentro, ma iniziando da “#fuoriTaranto“, coinvolgendo l’intera provincia, magari con incursioni nelle piazze di tutti paesi, in stile “auto o moto raduno”… forse, magari… si può e quindi… facciamolo! Intanto, io – da “ex straniero” – ho deciso: una di queste notti presidierò #fuoridalcomune. Lo faccio alla luce delle vicende politiche nazionali, dopo che politici e in-Prenditori senza scrupoli, in nome del profitto, hanno offeso i cittadini di Taranto. “Il dolore degli altri, a molti, non fa più effetto”. Lo faccio, adesso, perché ci sentiamo tutti tarantini, ma allo stesso tempo, stranieri in questo Paese chiamato Italia, in cui le priorità sembrano siano altre e non il benessere e la vita di tutti gli esseri viventi.
Diario di un presidio – Gregorio Mariggiò
ARCHIVIO
“La nostra battaglia è anche la vostra”:
“Qui non si perde mai tempo”:
https://www.inchiostroverde.it/news/taranto-diario-fuoridalcomune-9.html
“Certe notti al presidio”:
“Da grande rimango qui”:
“Dall’Ilva al presidio, il percorso di un operaio”:
“Se non ora quando”:
“Vite che si intrecciano”:
“La vita non è un film”:
https://www.inchiostroverde.it/news/taranto-fuoridalcomune-giorno-n-1-la-vita-non-e-un-film.html
I cinque punti:
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