“L’azione della Magistratura, che ha correttamente disposto il sequestro preventivo e conservativo dei beni del gruppo ILVA, finalizzato all’applicazione del principio <<chi inquina paga>>, viene elusa dalla scelta dell’azienda di <<mettere in libertà>> i lavoratori” – dichiara l’avv. Antonio de Feo, Consigliere Nazionale del WWF Italia. “Questa scelta aziendale crea di fatto un danno sociale (effetto del danno ambientale) ed economico, con oneri a carico della collettività (la cassa integrazione) che, invece, il principio <<chi inquina paga>> vorrebbe salvaguardati affinché il danno ambientale sia realmente ed effettivamente circoscritto nella sfera degli interessi privati”.
Calpestato, dunque, l’art. 42 della Costituzione:”[…] La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”.
“La decisione di chiudere gli impianti da parte dei Riva svela il ricatto occupazionale che stanno mettendo in atto”. È questo il durissimo commento dell’ing. Matteo Orsino, Presidente del WWF Puglia “Quanto avvenuto in queste ore avvalora l’estromissione della Famiglia Riva dalla proprietà dell’ILVA. Ribadiamo – conclude Orsino – la nostra richiesta alla Regione Puglia di sollevare la questione di legittimità costituzionaledella L. n. 89/13 affinché salute e ambiente siano veramente e finalmente tutelati”.
Nota stampa Wwf Puglia
Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…
Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…
Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…
Italiani ancora sotto stress, ma questa volta possono tirare un sospiro di sollievo grazie al…
Presta molta attenzione alle uova che porti a casa: se trovi questi codici, è meglio…
È cominciato il conto alla rovescia per i pagamenti relativi alla tredicesima. La data ufficiale…