Porto di Taranto: riunione a Roma tra il Commissario Straordinario Prete e il Capo del Diset Mancurti

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porto di tarantoTARANTO – Nella giornata di lunedì, il Commissario Straordinario per le opere e i lavori relativi al porto di Taranto, Sergio Prete, ha incontrato a Roma Aldo Mancurti, Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio (DISET). L’incontro è avvenuto nell’ambito di riunioni periodiche con le quali i vertici del DISET hanno la possibilità di monitorare l’iter dei lavori e delle opere da realizzare sulla base dell’Accordo per lo sviluppo dei traffici containerizzati nel porto di Taranto siglato il 20 giugno 2012.

Nel corso della riunione, in particolare, Sergio Prete ha illustrato in dettaglio le attività realizzate di recente e l’attuale situazione degli iter procedurali dei lavori e delle opere. Il Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali ha quindi riscontrato che, dopo una fase di stallo di oltre 10 anni, che ha reso necessaria la nomina del Commissario Straordinario e nonostante la considerevole mole di difficoltà incontrate, si è riusciti in tempi ragionevoli a raggiungere risultati concreti e di rilevanza: a breve, infatti, saranno aggiudicati i lavori di adeguamento/consolidamento della banchina del Molo Polisettoriale e si concluderà l’iter approvativo dei relativi dragaggi, della diga foranea e della riqualificazione della radice.

Con l’occasione, inoltre, sono state calendarizzate ulteriori due riunioni che si terranno a Roma presso il Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio. La prima è in programma già la prossima settimana. Ad essa parteciperanno gli Enti competenti e i progettisti che, congiuntamente, elaboreranno la bozza del cronoprogramma delle attività per la realizzazione delle opere. Il secondo incontro è, invece, previsto per la settimana successiva ed avrà un carattere più ristretto. L’obiettivo è la condivisione del suddetto cronoprogramma da parte degli operatori privati coinvolti nell’Accordo. (dal TarantoOggi dell’11.09.2013)

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