TARANTO –
Nel ribadire la ferma volontà di dare sempre spazio a tutti, InchiostroVerde ci tiene a precisare la propria posizione in merito alla recente polemica che ha visto contrapposti il prof. Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, e il TarantoOggi. Riteniamo che sia irrazionale e patetico lanciare su Facebook – da parte di alcuni – una vera e propria campagna denigratoria nei confronti di un quotidiano locale che si è sempre distinto per la sua coraggiosa battaglia di verità in difesa della salute e dell’ambiente, temi che rappresentano la nostra stella polare. Non si può cancellare in un attimo la storia e l’impegno del TarantoOggi, a cui anche io ho dedicato anni di lavoro. Quanti giornalisti tarantini parlavano di ambiente quando non andava di moda? Quanti si sono esposti criticando gli “intoccabili”? Quanti giornali hanno detto “no” alle lusinghe dei Riva sotto forma di pubblicità ed altro? E allora non fermiamoci ad una battuta infelice e inopportuna, sfuggita al direttore Marcello Di Noi.
Impariamo ad andare oltre. Ricordiamo l’egregio lavoro di approfondimento svolto dal suo giornale grazie al costante impegno di Gianmario Leone, con cui il nostro sito ha sempre avuto una proficua collaborazione trattando non solo la vicenda Ilva, ma anche le problematiche legate all’ingombrante presenza nel capoluogo ionico di Eni, Cementir, Marina Militare, discariche e inceneritori. Se davvero c’è qualcuno o qualcosa da contrastare non è certo il TarantoOggi. E se ci sono divergenze nel modo di intendere la battaglia ambientalista in questa città, prendiamone semplicemente atto. Ed ora, da convinti sostenitori del pluralismo, lasciamo spazio al comunicato stampa di Peacelink, che torna sui dati relativi ai malati di tumore riconducibili ai codici 048 (esenzione ticket). (A. Congedo).
“Altre città stanno riproponendo la ricerca di PeaceLink sui codici 048 (esenzione ticket per malattie tumorali) al fine di conteggiare i malati di tumore in vita e di capire le dimensioni del fenomeno. A La Spezia i medici dell’ISDE hanno compiuto un conteggio simile a quello di PeaceLink e ora anche a Brindisi è stata eseguita una ricerca per portare alla luce il totale dei malati di tumore. Con esiti clamorosi.
“Brindisi Bene Comune” ha infatti scoperto – conteggiando i codici 048 – che “il numero di coloro che convivono con il tumore in Provincia di Brindisi è più che raddoppiato nel decennio 1998-2008 con un incremento del 118%”. Gli attivisti di Brindisi hanno scoperto, usando i dati dei codici 048, che nella loro provincia i malati sono passati dai 4.601 del 1998 ai 4.994 del 1999 ai 5.347 del 2000 ai 9.167 del 2006 per arrivare ai 10.025 del 2008 ultimo aggiornamento disponibile. E ora anche a Brindisi rivendicano che la Regione Puglia compia una indagine epidemiologica come è stata compiuta a Taranto dai periti nominati dal Tribunale.
Legittima e importante la richiesta partita a Brindisi: “E’ una percentuale che dovrebbe allarmare i responsabili dell’ASL e tutti i decisori politici ed indurli ad avviare indagini più approfondite che ancora stentano a partire”. Taranto, Brindisi e La Spezia possono e devono collaborare. A Brindisi e a La Spezia ci sono due centrali al carbone e a Taranto c’è la più grande area industriale d’Italia. Avere in tempo reale i dati delle malattie, della mortalità, dei ricoveri e delle diagnosi è possibile e va preteso come diritto fondamentale di efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione, specie in città così a rischio come Taranto, Brindisi e La Spezia. Le resistenze di chi governa sono fortissime ma noi dobbiamo essere più forti e determinati ancora.
Dobbiamo avere il dato storico del totale dei codici 048 e il dato di mortalità, aggiornato al 2013 e vogliamo mettere in rete ogni mese il totale dei decessi e dei malati. Non vi è alcuna ragione che consiglia di non farlo e non vi è alcuna ragione tecnica che lo impedisce dato che i sistemi sono informatizzati. Il dato del totale dei malati con esenzione 048 si ottiene in pochi minuti e può essere aggiornatissimo grazie ai computer. E’ una ricerca rapida che non ha costi e produce solo benefici conoscitivi, indispensabili in particolare per una politica che voglia programmare i servizi sanitari in base al numero dei malati.
Nella ASL di Brescia, anche la sola esenzione del ticket è sufficiente a definire il numero complessivo delle persone in vita affette da una patologia. Ma allora perché tutte queste polemiche sui dati che abbiamo diffuso se a Brescia è pacifico che siano conteggiate così? Perché questo fuoco di sbarramento sulla nostra scelta (e sul nostro diritto) di comunicare a tutti il numero degli ammalati di tumore a Taranto che hanno il codice di esenzione 048? Forse perché non era opportuno informare che a Taranto c’erano 8916 affetti da patologie tumorali? E’ del tutto evidente che informare con un dato insopportabile significa creare nell’opinione pubblica una mobilitazione. Bene, noi informeremo proprio per mobilitare le persone, perché dicano basta e si arrivi al fermo degli impienti inquinanti che provocano malattia e morte. La lotta è appena iniziata e non ci faremo mettere il bavaglio da nessuno. Chi ha responsabilità politiche agisca e difenda la salute dei cittadini prima che intervenga di nuovo la magistratura”.