“Lungi da me la volontà di commentare o esprimere giudizi su una cosa che ancora non ho avuto modo di leggere e studiare. Di una cosa sono certo: mi lascia molto perplesso il ricorso continuativo alla decretazione d’urgenza per dirimere le questioni che riguardano Taranto. E’ una cosa su cui ho molti dubbi in virtù del fatto che ritengo necessaria una maggiore ponderazione e mi viene in mente un esempio: l’inserimento in Aia delle discariche interne ad Ilva come BAT (Best Avaible Techinologies) ci dava una certa garanzia in termini di conduzione delle stesse, di monitoraggio e di possibilità di intervento in caso di problemi. Da oggi non è più così”. Così si esprime, a proposito del decreto del Consiglio dei Ministri che autorizza le discariche di Ilva, l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro.
Sulla vicenda, ieri, è intervenuto anche il sindaco di Taranto Ezio Stefàno che ha espresso “preoccupazione e dissenso” da parte dell’Amministrazione comunale, “ove queste disposizioni assumessero carattere derogatorio alle normative, anche di livello comunitario a danno della tutela ambientale” . In una nota inviata ad Arpa Puglia, Stefàno scrive: ”In questo contesto si chiede a codesta Agenzia, cui è demandata l’espressione delle compatibilità tecnico/gestionali, particolare attenzione nella valutazione degli effetti cumulati di tali impianti che incidono su aree già fortemente gravate. Naturalmente si fa sin d’ora espressa riserva di ogni eventuale iniziativa a tutela del territorio e della comunità tutta. Si resta in attesa di aggiornamenti”.