Come Verdi della provincia di Taranto sottolineiamo l’assurdità di questo provvedimento, oltre per la presenza di un’inchiesta della magistratura (con arresti eccellenti, presidente della Provincia e ex assessore all’Ambiente “Florido e Conserva sono accusati di aver indotto, dal 2006 al 2011, i dirigenti del settore ecologia e ambiente della Provincia di Taranto a rilasciare i permessi per la discarica gestita dall’Ilva “in carenza dei requisiti tecnico-giuridici”), contestiamo del tutto la scelta di autorizzare la costruzione di altre discariche che violano il principio comunitario in base al quale non bisogna sovraccaricare i territori nei quali sono presenti già grosse fonti inquinanti. Ricordiamo al Ministro dell’Ambiente che la provincia di Taranto ospita già numerose discariche fino al punto di accogliere i rifiuti provenienti da fuori provincia e fuori regione e che intorno alla città di Taranto insistono altri impianti inquinanti: l’ILVA, l’ENI, la Cementir e la Marina Militare.
Gregorio Mariggiò – Federazione provinciale di Taranto del Partito dei Verdi
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