Stop alle esercitazioni militari nel Parco dell’Alta Murgia

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“Accogliamo con vivo apprezzamento la decisione del presidente della Commissione Difesa del Senato di annullare le esercitazioni militari a fuoco nel territorio del Parco nazionale dell’Alta Murgia, in programma dal prossimo settembre. Una scelta saggia che fa ben sperare per il futuro delle altre aree protette e dei siti della Rete Natura 2000 dove sono presenti servitù militari. Quello del Parco dell’Alta Murgia rappresenta, infatti, un primo risultato concreto nella battaglia avviata dal Parco nazionale, e sostenuta da Legambiente e dalle altre associazioni, per dire basta alle esercitazioni militari e per rilanciare una concreta valorizzazione di queste aree sul piano turistico e naturalistico”, dichiarano Antonio Nicoletti e Francesco Tarantini, rispettivamente responsabile nazionale aree protette di Legambiente e presidente di Legambiente Puglia.

“Ogni anno – aggiungono NicolettiTarantini – le esercitazioni militari non solo minacciano e danneggiano l’ambiente, ma sono incompatibili con la tutela della natura e dei delicati ecosistemi delle aree naturali protette, un patrimonio naturalistico di cui siamo leader in Europa per superficie protetta. Troppo spesso si dimentica che i parchi naturali sono una risorsa preziosa per il Paese, dato che producono il 3,2% della ricchezza della Penisola. Rilanciarli e valorizzarli significa contribuire a superare la crisi economica del Paese e  a rilanciare le economie locali. Pertanto chiediamo che sia convocato un tavolo nazionale congiunto tra ministero dell’Ambiente e della Difesa per risolvere una volta per tutte la spinosa questione delle servitù militari che gravano sulle aree protette.

Sulla vicenda interviene anche il Wwf: “Auspichiamo che il risultato raggiunto in Puglia – dichiara Mauro Sasso, vice presidente del WWF Puglia – possa essere esteso a tutte le aree parco nazionali che, come emerso nel recente meeting “Road to UP” a Castel del Monte, affrontano le stesse problematiche. Questa prima vittoria ci stimola ad insistere nelle nostre legittime rivendicazioni e per questo il WWF sosterrà tutte le iniziative utili a raggiungere un’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e il Ministero della Difesa per eliminare le attuali servitù militari”.

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