“Evidentemente – dice Assennato a Bondi – il comitato scientifico non ha condiviso il suo giudizio sull’inattendibilità del nostro lavoro in merito alla valutazione di danno sanitario dell’Ilva”. Aggiunge il direttore generale di Arpa Puglia: “Mi auguro che lei comprenda il valore strategico di trasformazione di atti amministrativi in produzione scientifica per affrontare in modo adeguato la complessità dei problemi dell’area tarantina”.
Circa un mese fa, Bondi aveva inviato alla Regione Puglia e Arpa una relazione con cui i periti dell’azienda contestavano l’analisi fatta dalla stessa Arpa e attribuivano i tumori dell’area jonica soprattutto al consumo di sigarette e all’esposizione all’amianto. Nella lettera, Assennato fa notare a Bondi come la comunità scientifica internazionale abbia invece apprezzato il lavoro di Arpa sulla Valutazione di danno sanitario, disciplinata anche da una legge regionale di luglio 2012. Infine, nel chiedere all’Ilva di cambiare atteggiamento, Assennato sottolinea come l’azienda sinora non abbia accettato l’invito ad aderire al Centro ambiente e salute costituito dalla Regione Puglia.
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