TARANTO – “Un fenomeno esiguo, contenuto e che non ha provocato alcuna emergenza ambientale”. Questo il report di chiusura dell’intervento di tutela ambientale di Eni, redatto dalla società concessionaria per le attività di inquinamento, in seguito allo sversamento nel tratto di mare antistante lo scarico della Raffineria. Si sarebbe registrato “un recupero finale pari a soli 100 litri di acqua con presenza minima di idrocarburi, assolutamente distanti quindi da quantità che possano destare preoccupazioni di tutela ambientale del mare o essere posti in correlazione ai miasmi avvertiti in città”. Nella nota stampa, l’azienda continua a tirarsi fuori da ogni responsabilità: “I risultati delle analisi confermano che non è attribuibile alla raffineria quanto è stato descritto da più parti come un ‘grosso sversamento in mare’ e causa dei cattivi odori in città”. L’Eni aggiunge: “Come già peraltro dichiarato dall’Organo di controllo, rimane confermata l’esiguità del fenomeno, il suo contenimento e l’assoluta assenza, anche transitoria, di alcuna emergenza ambientale”. Infine l’azienda si dice disponibile – dopo la definizione delle indagini in corso da parte della Procura- ad un confronto con le istituzioni ed il territorio.