Nel 2004, in particolare, lo studio mostra come l’Unione Europea abbia registrato un record grazie all’impatto “deforestante” delle proprie importazioni, il doppio di Cina e Giappone messi insieme e tre volte il Nord America. “Lo studio mostra che la nostra impronta forestale continuerà a crescere se l’Europa non cambia rotta, è ora di eliminare la deforestazione dai nostri menù, dai nostri libri e prodotti cartari e dalle fonti energetiche come biocarburanti e centrali a biomasse” afferma Chiara Campione, responsabile della campagna foreste di Greenpeace Italia.
Greenpeace, negli ultimi anni, ha condotto forti campagne di denuncia contro le multinazionali che usano o commercializzano prodotti legati alla deforestazione: Nestlé, Cargill e Unilever tra gli altri. A maggio 2010 la Nestlé si è impegnata a eliminare prodotti legati alla deforestazione dalla propria filiera e, a febbraio scorso, la più grande azienda di carta e cellulosa al mondo, APP (Asian Pulp and Paper) si è impegnata ad adottare una nuova politica forestale, che metta fine al suo coinvolgimento nella deforestazione.
In Italia, Greenpeace è riuscita con la classifica “Salvaforeste” (www.greenpeace.it/deforestazionezero) a portare tutti i grandi gruppi editoriali italiani ad adottare politiche della carta a Deforestazione Zero. Anche al mondo dell’Alta Moda l’associazione ha recentemente lanciato una sfida con “The Fashion Duel” (http://it.thefashionduel.com), chiedendo di eliminare prodotti (in carta o pelle) legati alla deforestazione dalla filiera dei grandi marchi.
I ministri dell’ambiente UE si erano impegnati cinque anni fa a fermare la deforestazione globale entro il 2030 e a dimezzare quella delle foreste tropicali nel 2020, rispetto ai livelli del 2008. “Proprio la settimana scorsa è stato raggiunto un accordo politico in Europa e il Settimo Programma di azione sull’ambiente prevede piani per combattere la deforestazione globale. Ogni piano di successo che verrà elaborato, però, deve tendere a eliminare dal mercato prodotti legati alla distruzione delle ultime foreste e sostenere i Paesi in via di sviluppo affinché siano in grado di far fronte a questa minaccia” conclude Campione.
Leggi lo studio “L’impatto del consumo della Ue sulla deforestazione”:
http://ec.europa.eu/environment/forests/impact_deforestation.htm
Leggi l’impegno di APP:
Leggi l’impegno di Nestlé:
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