Sequestro Tartarugaio, Bonelli: «Il sindaco Stefàno dia spiegazioni»
TARANTO – «Il sequestro del ‘Tartarugaio, la palazzina in costruzione lungo la ringhiera, ad opera della procura di Taranto, evidenzia purtroppo come a Taranto ci sia fame e sete di legalità». E’ quanto afferma in una nota il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli commentando il sequestro effettuato oggi dalla Guardia di finanza. ”Da oltre un anno – dice Bonelli – avevamo segnalato i lavori di questa palazzina che avvenivano in area demaniale, lungo la costa oscurando e alterando il paesaggio. Il sindaco Stefano deve delle spiegazioni alla città». Bonelli vorrebbe sapere “perché il sindaco ‘non e’ intervenuto prima che si iniziassero i lavori? Ora il Comune di Taranto, e quindi i cittadini, e’ esposto a ricorsi per danno erariale e procedura sanzionatorie dell’Unione Europea. Ancora una volta a Taranto è la Procura a far rispettare le leggi e non le istituzioni, che desolazione».
IL SEQUESTRO – E’ stato eseguito dalla Guardia di Finanza, su ordine del pubblico ministero Enrico Bruschi. Nell’indagine sono coinvolte quattordici persone tra progettisti, tecnici, funzionari comunali del settore “Risanamento Città Vecchia”. Per l’accusa, l’edificio (che avrebbe dovuto ospitare l’Isola dei delfini e in seguito destinato a ricovero per tartarughe marine) sarebbe stato costruito occupando abusivamente un’area demaniale marittima, in violazione della concessione demaniale, del piano regolatore e di norme del codice della navigazione.
LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE: https://www.inchiostroverde.it/news/tartarugaio-e-un-ecomostro-legambiente-chiede-spiegazioni-su-pareri-favorevoli.html