Ilva, continua l’operazione “fiato sul collo” degli Amici di Beppe Grillo Taranto – Meet Up 192
Gli Amici di Beppe Grillo Taranto – Meet Up 192 proseguono l’azione “fiato sul collo” sulle istituzioni “affinché la città inizi ad avere dei risarcimenti dalla grande industria, nel rispetto delle attuali leggi”. Questa la prima azione indicata: sanzione in applicazione delle direttive, come stabilisce il comma 3, art.1 della Legge 231/2012. Riportiamo di seguito il testo del comunicato stampa.
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E’stato compiuto un passo avanti verso l’ irrogazione della sanzione ad ILVA, come previsto dalla L.231/2012. Infatti l’ISPRA, il 17/6/2013, ha finalmente inviato al Prefetto il rapporto richiesto e l’ILVA ha già presentato le proprie obiezioni. Ora l’ISPRA redigerà le controdeduzioni ed assieme al Prefetto sarà quantificata la sanzione.
Abbiamo fatto presente alla dott.ssa Di Stani che, a nostro parere, i tempi procedurali sonod troppo lunghi, tant’è che nel frattempo si è svolta, il 28-30 maggio, la seconda ispezione da cui l’ISPRA ha redatto la seconda relazione dalla quale si evince che l’ILVA, ancora una volta, ha disatteso le prescrizioni dell’AIA.
Ci aspettiamo quindi che per questa seconda irrogazione la procedura sia più spedita vista l’esperienza maturata a seguito della commissione della prima sanzione. Ci è stato assicurato che la Prefettura è attenta a seguire pedissequamente la L. 689/81 che regola l’emissione delle sanzioni, per non compiere errori di alcun tipo e scongiurare ricorsi in Tribunale.
Seconda azione: ristoro da parte dell’ILVA degli oneri di pulizia delle aree pubbliche del quartiere Tamburi, come da art.1, comma 22 del DVA-DEC-2011-0000450 del 04/08/2011 (G.U. n. 195 del 23/08/2011). Il Meet Up 192 ha sollecitato con diffida scritta sia il Comune di Taranto che il Comune di Statte a provvedere in tempi stretti a fornire all’ILVA la rendicontazione delle spese sostenute.
Per tutta risposta l’assessore Baio ci ha risposto che a febbraio c’è stato un tavolo tecnico previa telefonata alla dirigenza ILVA (di cui, a questo punto, chiediamo di conoscere il contenuto); che ad aprile l’ILVA ha chiesto una rendicontazione dettagliata ed infine che l’Amministrazione comunale è in procinto di trasmetterla.
E siamo arrivati a giugno. Dulcis in fundo l’assessore comunale respingendo le nostre contestazioni ci ha accusato di insinuare sospetti e fare accuse. Facciamo notare all’assessore Baio, nostro dipendente, che contestiamo sia il fatto che sino ad oggi, a 8 mesi dalla validazione della prescrizione, ancora non sia stata redatta, e quindi inviata, una rendicontazione dettagliata delle spese, ma anche che abbiamo esercitato il nostro diritto di cittadini a vedere rispettata la legge. Abbiamo insinuato sospetti o forse si tratta di coda di paglia? In allegato le comunicazioni della Prefettura (clicca qui: Prefetto 21 giugno2013 nota n. 15639).