Il bello è che non solo questa piazza viene lasciata nel degrado più totale, ma quelle poche volte che operatori dell’AMIU si sono recati sul posto per riportare un po’ di decoro, si è pensato bene (per ordine di non si sa chi) di tagliare e potare alberi storici, con l’assurda motivazione che “sono brutti e poco decorosi”. Per non parlare della struttura che si trova all’interno della piazza, che versa in uno stato molto simile ad una discarica (come si può “ammirare” dalle foto inviateci da alcuni cittadini). Anche l’illuminazione è pressoché inesistente. Certo, non tutti i cittadini mostrano un senso civico irreprensibile, visto che i rifiuti che si trovano all’interno della struttura, così come i tanti escrementi dei cani portati a passeggio, di certo non si autoproducono.
Ma è chiaro che, da sempre, degrado chiama degrado. Alcuni cittadini, nel settembre dello scorso anno, hanno anche presentato una denuncia all’amministrazione comunale per chiedere l’intervento del Comune per risolvere la situazione della “villetta” abbandonata e un maggiore controllo della zona per la sicurezza dei residenti. In una lettera inviataci, i cittadini sottolineano come “il dott. Baio, assessore alla Sanità, e l’architetto Durante, responsabile AMIU, hanno fatto di tutto per salvaguardare la salute di noi cittadini, dando disposizioni a riguardo. Ma non capiamo come mai questo problema, ancora oggi non venga risolto”. La denuncia è stata reiterata nuovamente nei giorni scorsi, ed è stata inoltrata al presidente AMIU di Taranto Federico Cangialosi, al dirigente Direzione Lavori Pubblici Aniello Moccia, al Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e all’assessore ai Lavori Pubblici Lucio Lonoce.
Inoltre i cittadini, a fronte delle loro reiterate proteste, si sono sentiti rispondere dall’amministrazione comunale che devono essere loro stessi a presentare un progetto per la struttura, magari per aprire un’attività commerciale e ripristinare la piazza stessa. Cose dell’altro mondo. Anche perché i cittadini sostengono che nel tempo un paio di progetti siano stati anche presentati, ma mai presi in considerazione e realizzati dal Comune. Eppure, non ci vorrebbe certo un genio come appunto era Guglielmo Marconi all’interno dell’amministrazione comunale, per concedere in comodato d’uso gratuito la struttura presente nella piazza per l’apertura di un bar o di un’altra attività (magari anche la realizzazione di un piccolo orto sociale), con la clausola che il beneficiario curi lo spazio intorno alla struttura. Ovviamente, l’ente comunale dovrebbe garantire l’illuminazione e la pulizia. In questo modo oltre a creare una seppur minima possibilità di lavoro, si restituirebbe alla città una piazza storica e fruibile soprattutto in estate da bambini e anziani. Per realizzare tutto ciò, non ci vuole di certo uno scienziato.
G. Leone (TarantoOggi, 26.06.2013)
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