“Taranto. Oltre la notte” – Ieri la presentazione del libro di Tiziana Grassi

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TARANTO – Lei è Tiziana Grassi, giornalista e ricercatrice nata tra i due mari, che da tempo vive e lavora a Roma. L’altra è la sua città d’origine, raccontata in un libro documento, tra occasioni mancate e possibilità di riscatto. Si chiama “Taranto. Oltre la notte” ed è un resoconto a più mani, una pennellata tra storia e cronaca, in cui c’è spazio anche per le voci del mare, l’economia, soprattutto i fatti legati all’Ilva. Già, il grande colosso siderurgico.

“Non è un problema solo nostro, è dell’Italia e dell’Europa – dice l’autrice guardando a quelle pagine – non possiamo essere messi gli uni contro gli altri”. Con lei, sul palco, ci sono il giornalista Rai Salvatore Catapano, l’editore Progedit Gino Dato, il dirigente della Provincia Luigi Romandini, suo malgrado finito nelle carte dell’inchiesta in quanto più volte “sollecitato” ad assumere un atteggiamento di favore nei confronti dell’azienda. C’è anche Luciano Manna che, con i suoi scatti, ha impreziosito il volume.

Si ritrovano a parlare nel rinnovato porticciolo turistico del molo Sant’Eligio: ed è uno scorcio di bellezza da cui la città può ripartire. Nel suo libro, Tiziana si avvale del contributo di sociologi, storici, economisti, medici e giornalisti che hanno seguito le tensioni di ieri e sono in prima fila ancora oggi. In poco più di 200 pagine, riesce a rappresentare in modo lucido e allo stesso tempo appassionato una realtà al bivio, che forse ha capito da che parte stare e, dopo la notte, aspetta arrivi -finalmente – l’alba.

Scrive l’autrice nelle sue dediche: “A Taranto – luogo che ha ispirato e plasmato la mia visione del mondo – per le ferite di oggi, per il suo riscatto in cui non smetterò mai di sperare”. Parole che fanno un tutt’uno tra l’attaccamento alla terra e il desiderio di immaginare un futuro meno buio per quella città che, per lavoro, ha scelto di lasciare.

“Io non me ne sono mai andata via veramente”, racconta ripercorrendo il suo legame con la gente, con la madre, legame di sangue con questi luoghi. Ad ascoltarla, con la sua solita capacità di starsene in disparte, c’è anche il procuratore Franco Sebastio. “Ed è a lui che va uno dei ringraziamenti più importanti, esempio – dice Tiziana –  di etica del fare”.

La presentazione si avvia verso la conclusione: è ormai sera inoltrata in questa vigilia di solstizio d’estate. Ecco, sta per arrivare il giorno più luminoso dell’anno. Ed è così che Taranto dà il benvenuto alla nuova stagione.

Valeria D’Autilia per InchiostroVerde

Foto gentilmente fornita da Luciano Manna

 

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