Non è un caso sei ieri a Roma, presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la conferenza dei servizi conclusiva ha discusso gli ultimi dettagli tecnici dell’operazione: l’ok dovrebbe arrivare nel giro di pochi giorni. E che tutto sia stato già deciso lo dimostra l’assenza di Comune e Provincia, così come quella della Regione (sicuramente non c’erano i dirigenti del settore Ambiente, forse erano presenti quelli dello Sviluppo Economico): Taranto era rappresentata, quanto meno, dalla Capitaneria di Porto.
C’era, ovviamente, la Beleolico s.r.l., l’azienda a cui la Societ Energy Spa lo scorso 31 agosto cedette il ramo d’azienda avente ad oggetto la realizzazione del parco eolico. I dirigenti della Beleolico, tra l’altro, ieri a Roma hanno impedito che il deputato del MoVimento 5 Stelle Diego De Lorenzis prendesse parte in qualità di uditore, alla riunione presso il ministero. A quanto è dato sapere, l’azienda avrebbe chiesto esplicitamente di vietare la presenza di non addetti, in quanto il progetto del parco eolico contiene brevetti coperti da segreto industriale. Ciò detto, in attesa di conoscere i dettagli della riunione di ieri e di leggere la parola fine su questa vicenda, sottolineiamo un aspetto non di poco conto.
Ovvero che la realizzazione di questo parco eolico avverrà anche grazie al Comune di Taranto. Perché se è vero che il Consiglio Comunale ha espresso il suo no alla realizzazione dell’opera (parere che per legge non è vincolante), dopo che l’11 giugno del 2009 la direzione Ambiente, Salute e Qualità della vita dell’ente espresse (con nota n.6721/2009) parere di compatibilità negativo, così come avvenuto anche per la Commissione Ambiente del Comune, è altrettanto vero che il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) ha espresso parere favorevole: sulla questione andremo a fondo. Ricordiamo, giusto per dovere di cronaca, che il SUAP ha iniziato le sue attività il 7 febbraio del 2011. Ed è il referente unico per tutti gli adempimenti amministrativi relativi all’attività d’impresa ed agli impianti produttivi di beni e di servizi.
Questo vuol dire che gli imprenditori ed i loro interlocutori, devono presentare, in forma cartacea o telematica (a seconda della tipologia di procedimento) al SUAP tutte le istanze di autorizzazioni o pareri, le DIA (denuncia di inizio attività in edilizia), le SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) e le comunicazioni relative alla realizzazione ed alla modifica di impianti produttivi ed all’esercizio di attività d’impresa; il SUAP provvederà poi ad inoltrarle agli uffici ed agli Enti competenti per ottenere le istruttorie ed i controlli di merito. Senza l’ok del SUAP, infatti, il progetto sarebbe stato bloccato. Lo stesso dicasi per le concessioni edilizie per la “Nuova Taranto Cementir” e il progetto “Tempa Rossa” dell’Eni, i cui iter amministrativi non sono stati ancora conclusi. A tutt’oggi però, dubbi non ce ne sono: il parco eolico in Mar Grande si farà.
Gianmario Leone (TarantoOggi, 11.06.2013)
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