Domani, lo Slai Cobas organizzerà dei presidi davanti alle portinerie A e D dell’Ilva. In serata sarà organizzato un incontro nella sede del sindacato di classe. Si legge in una nota stampa: «Chiameremo gli operai a far sentire la loro voce di classe di fronte al decreto che vede Bondi commissario, nominato prima da Riva e poi dal Governo per ristrutturare l’Ilva e riconsegnarla a Riva». Questo provvedimento, secondo lo Slai Cobas, “aggrava i problemi di salute e lavoro”: «Il Governo e lo Stato socializzano le perdite, per tornare a privatizzare i profitti. Lo Stato costringe quella parte della magistratura che ha inchiodato le responsabilità di padron Riva per disastro ambientale e messo a nudo il sistema di complicità e collusione politico-istituzionale-sindacale, a stare alle regole e ai limiti del gioco». Poi un attacco a Fim, Fiom e Uilm: «Anche questa volta hanno solo partecipato al banchetto delle chiacchiere e hanno reso invisibili e silenti gli operai che quindi, senza la lotta, non hanno pesato affatto per una vera soluzione che partisse dagli interessi operai e popolari. Così come si pone il problema dell’organizzazione popolare degli abitanti nei quartieri più inquinati, a partire dai Tamburi, fuori e contro i partiti e parlamentari tutti, complici della non-soluzione del governo».