“Tornando alle risorse da mettere in campo – aggiunge Cogliati Dezza – ieri il ministro Zanonato ha parlato di una cifra di 1,5 miliardi di euro per effettuare gli interventi previsti dalll’AIA e che non ha alcun senso. Non va fatto nessuno sconto all’Ilva. Ricordiamo al ministro, infatti, che nell’autunno scorso l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini aveva parlato di cifre molto più ingenti (almeno 4 miliardi di euro) e più rispondenti al vero. La restante parte rispetto agli 8 miliardi di euro sequestrati andrà utilizzata per bonificare suolo, sottosuolo, falde e aree marine inquinate dalle attività del polo siderurgico, e non è detto che bastino”. “Infine sulla scelta di Bondi come commissario – concludono Francesco Tarantini e Lunetta Franco, rispettivamente presidente di Legambiente Puglia e del circolo di Taranto – temiamo che non garantisca la necessaria discontinuità rispetto al passato anche recente visto che è stato l’ultimo amministratore delegato dell’azienda scelto dalla Famiglia Riva. Siamo sicuri che affidare un incarico così delicato a chi è stato vicino ai Riva sia la scelta giusta? Bondi sarà in grado di garantire l’interesse generale e pubblico dell’Ilva? Chiediamo pertanto di affiancare al neo commissario un comitato per la trasparenza che veda coinvolti l’Arpa, la società civile, gli enti locali con poteri
COMUNICATO STAMPA DI LEGAMBIENTE
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