Ilva, Bondi commissario straordinario: l’ennesima beffa – A Taranto c’è chi protesta

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TARANTO -Ha tutta l’aria dell’ennesima beffa. Eppure è andata così: Enrico Bondi, amministratore delegato dimissionario dell’Ilva, ora si trova a rivestire l’incarico di Commissario Straordinario dello stabilimento. Solo pochi giorni fa aveva depositato al tribunale del Riesame di Taranto la richiesta di revoca del sequestro di 8,1 miliardi di euro ordinato il 24 maggio scorso dal gip Patrizia Todisco su beni, conti e quote societarie di Riva Fire spa. Possibile – viene da chiedersi – che in Italia solo quest’uomo sia in grado di svolgere un compito così delicato? Non sarebbe stato più serio ed opportuno lanciare un segnale di discontinuità  rispetto al (recente) passato puntando su un’altra figura di alto spessore?

Intanto, dalle ore 20, un gruppo di cittadini si è radunato prima davanti a Palazzo di Città, sede del Comune di Taranto,  poi sotto la Prefettura, per protestare contro il provvedimento del Governo, interpretato come un ulteriore schiaffo nei confronti della comunità ionica. Via Anfiteatro è stata bloccata dalla Polizia che vieta l’accesso alle auto.

Ma entriamo nel merito di quanto partorito dal Consiglio dei Ministri dopo la riunione pomeridiana presieduta  da Enrico Letta: un decreto-legge studiato per garantire la continuità della produzione (non è un caso che sia citata per prima), il risanamento ambientale e la salvaguardia dell’occupazione. Queste almeno le finalità annunciate.

Il Commissario straordinario

Viene in primo luogo previsto che il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, possa deliberare il commissariamento straordinario di un’impresa, esercitata anche in forma di società, che gestisca almeno uno stabilimento di interesse strategico nazionale, la cui attività produttiva abbia comportato e comporti pericoli gravi e rilevanti per l’integrità dell’ambiente e della salute a causa della inosservanza dell’autorizzazione integrata ambientale.

Durata del Commissariamento

Il commissariamento ha durata massima di 12 mesi prorogabili per altri 12 e fino al massimo di 36 e in questo periodo la prosecuzione dell’attività produttiva dovrà essere funzionale alla conservazione della continuità aziendale ed alla destinazione prioritaria delle risorse aziendali alla copertura dei costi necessari per gli interventi di tutela dell’ambiente e della salute.

I poteri del Commissario

Sono attribuiti al commissario tutti i poteri e le funzioni degli organi di amministrazione dell’impresa ed è sospeso l’esercizio dei poteri di disposizione e gestione dei titolari dell’impresa. Nel caso di impresa costituita in forma societaria, i poteri dell’assemblea sono sospesi per l’intera durata del commissariamento. Le linee di credito e le passività concernenti l’attività dell’azienda, oggetto di commissariamento, anche in carico a società del medesimo gruppo, sono trasferite al commissario ai sensi degli articoli 1339 e 2558 c.c.

Le Garanzie per l’Impresa

È garantita all’impresa, nella persona del rappresentante legale all’atto del commissariamento o di altro soggetto appositamente designato dall’Assemblea dei soci, la piena informazione sull’andamento della gestione dell’impresa stessa. Il Consiglio dei Ministri può nominare i componenti degli organi di controllo, i quali restano in carica per la durata del commissariamento.

Tutela dell’Ambiente: il comitato dei Tre

Contestualmente alla nomina del commissario straordinario è nominato dal Ministro dell’ambiente un comitato di tre esperti, scelti tra soggetti di comprovata esperienza e competenza in materia di tutela dell’ambiente e della salute, che predispone e propone al Ministro, entro 60 giorni dalla nomina, in conformità alle previsioni delle norme comunitarie e delle leggi nazionali e regionali, il piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria dei lavoratori e della popolazione e di prevenzione del rischio di incidenti rilevanti. Il piano sarà approvato con un decreto dal Ministro dell’Ambiente.

L’attività industriale: il commissario è garante

Entro il termine di trenta giorni dal decreto di approvazione del piano predisposto dal comitato dei Tre, il commissario straordinario predispone il piano industriale di conformazione delle attività produttive che consente la continuazione dell’attività produttiva nel rispetto delle prescrizioni di tutela ambientale, sanitaria e di sicurezza. Il piano sarà poi approvato con un decreto dal Ministro dello Sviluppo economico. Fino a tale approvazione il commissario straordinario garantisce comunque la progressiva adozione delle misure previste dall’autorizzazione integrata ambientale e dalle altre autorizzazioni e prescrizioni in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza, e cura la prosecuzione dell’attività di impresa nel rispetto delle disposizioni del presente comma.

Le risorse economiche

Per l’esecuzione degli obblighi di attuazione delle prescrizioni dell’aia e degli obblighi di messa in sicurezza, risanamento e bonifica ambientale, disposti dall’autorità amministrativa a carico di specifici soggetti, il giudice competente alla cognizione di reati dispone lo svincolo di eventuali somme sequestrate in sede penale in danno degli stessi soggetti, o di enti e soggetti controllati o controllanti, in favore del commissario, vincolandole alle predette finalità. I proventi derivanti dall’attività dell’impresa commissariata restano nella disponibilità del commissario nella misura necessaria all’attuazione dell’aia ed alla gestione dell’impresa nel rispetto delle previsioni del presente decreto.

ALESSANDRA CONGEDO

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