Oltre i fumi – Le bellezze di Taranto si rivelano alle telecamere di Lineablu (Rai Uno)

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TARANTO – Finalmente qualcosa si muove. La visione di una città schiacciata dalla grande industria comincia a mostrare delle crepe. Chi guarda Taranto e vede solo l’Ilva, l’Eni e la Cementir, deve osservare meglio e mettere a fuoco anche altro: un mare meraviglioso, una comunità generosa, una natura dolce che si offre gentile.

Oggi le telecamere di Lineablu, noto programma di Rai Uno, sono qui per riprendere alcuni dei luoghi più belli del nostro territorio:  il mar Piccolo e l’Oasi palude “La Vela”. La conduttrice Donatella Bianchi si mostra attenta e desiderosa di comprendere. Sul filo della verità, ci manteniamo in equilibrio, senza dimenticare la nostra tragedia, ma anche senza enfatizzarla. Preferiamo proporre soluzioni.

Raccontiamo il nostro dramma: bambini che soffrono, istituzioni che latitano, associazioni  che pretendono giustizia, risarcimenti danni e riconversione. Donatella prende nota  e incalza con le sue domande. Vuole conoscere le possibili  soluzioni. Le dico che in un contesto degradato come il nostro, dove la gente non può dire liberamente ciò che pensa per non offendere i padroni della città (la famiglia Riva ed i suoi accoliti), le associazioni sono costrette ad assumere un compito che dovrebbe spettare alla politica: quello di indirizzo e proposizione.

Lo spazio lasciato libero dalle istituzioni viene, quindi, occupato dalle associazioni. Sono sempre meno i cittadini e gli ambientalisti che chiedono l’ambientalizzazione. Cresce il numero di chi vuole alternative e soluzioni drastiche: la  chiusura, la riconversione o la costruzione di forni che possano mettere fuori gioco la famigerata “area a caldo” dell’Ilva. Si dice che la nostra città è importante per la produzione manifatturiera italiana, che in questo momento sarebbe difficile trovare 15 mila posti di lavoro. Allora, chiediamo che questa importanza venga riconosciuta a tutti i livelli, dentro e fuori la fabbrica. Pretendiamo scelte coraggiose.

La conduttrice ascolta, scrive, si lascia incantare dal secondo seno. Apprende con soddisfazione che il sistema ecologico del Mar Piccolo è in forma smagliante, nonostante i gravi problemi ambientali che lo attanagliano. La natura è forte, resiste e si svela davanti alle telecamere. Appaiono anche anche alcune canoe: un’immagine poco usuale per Taranto, dove il mare è spesso uno sport per pochi.

Il Wwf Taranto, invece, ci crede. Insieme altre realtà locali propone una nuova visione: un territorio da godere andando in bici, a piedi, di corsa o a cavallo. Con il Wwf ci sono Bici Avventura di Crispiano e il Tiki Team Taras, che arricchiscono l’offerta del Parco “La Vela”,  oltre ai cavalli dell’associazione dei Battendieri. Poi ci sono i volontari del Wwf che ogni domenica aprono il parco ai visitatori, ovviamente a titolo gratuito.

Come tutti i forestieri, anche la troupe di Rai Uno porterà con sé  il ricordo del mare, del cibo e della simpatia dei tarantini. E l’Ilva? È una grande immagine che viene cancellata dalla bellezza della nostra terra. Per Taranto è tempo di scelte coraggiose, in grado di condurre ad un miglioramento della qualità della vita. Noi ci crediamo. E tanti concittadini, ormai, ce lo chiedono.

Fabio Millarte, presidente del Wwf Taranto

N.B. Le foto sono di Anna Svelto

 

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