Come molti di voi già sapranno la rete
ViviTaranto, di cui questo blog è il braccio comunicativo, sta promuovendo la campagna “
100 Idee x Taranto”, una piattaforma di proposte per il cambiamento reale della città. Fra queste
stiamo portando avanti quella dell’adozione di una moneta locale, strumento in grado di favorire il sostegno al reddito delle famiglie e orientare i comportamenti virtuosi dei cittadini.
Di cosa si tratta? il Comune stampa una moneta locale che, affiancata all’euro, assume la valenza di un buono sconto presso gli esercenti che lo accettano. Se ad esempio un commerciante accetta la moneta locale nella misura del 10% sul prezzo di listino, venderà un articolo da 10 euro a 9 euro e 1 Taras (è così che abbiamo voluto chiamare l’eventuale moneta locale tarantina). Semplice no? Ovviamente l’iniziativa avrà tanto più successo quanti più saranno i commercianti, ristoratori, prestatori di servizi disposti ad accettarla. Ma non finisce qui.
Dal momento che è il Comune a stampare la moneta, potrà decidere di distribuirla premiando i cittadini più meritevoli: chi fa la raccolta differenziata, chi presta volontariato per servizi sociali, chi acquista una bicicletta, chi usa mezzi pubblici o chi, ad esempio, va a visitare il museo o le mostre comunali. Buone pratiche, cultura, sostenibilità. Da settembre il Comune di Napoli ha adottato questo strumento, battezzato Napo, motivo per cui abbiamo pensato di parlarne col suo fautore, l’assessore alle Attività Produttive Marco Esposito che, molto gentilmente, ce ne ha spiegato funzionamento e riuscita.
– Assessore, come procede l’idea del Napo?
Direi bene, abbiamo attivato una sperimentazione che durerà tre anni e al momento gli esercizi commerciali che vi hanno aderito sono circa 200, collocati soprattutto nella zona del lungomare ed in quelle più turistiche.
– Gli esercizi aderenti sono segnalati?
Certo, c’è un elenco sulla pagina web dell’iniziativa [la trovi
QUI – ndr] che è sempre aggiornato. In ogni caso chi aderisce lo indica in una locandina all’ingresso del negozio, dove è anche possibile reperire le brochure informative.
– Come l’avete organizzato?
I commercianti che aderiscono accettano un Napo ogni 10 euro di spesa. Ad esempio un bene che costa 12 euro viene pagato 11 euro e un Napo.
– E’ il Comune quindi che li stampa? a che costi?
Il Comune li fa stampare dalle tipografie alle quali si rivolge per lavori di ordinaria amministrazione, motivo per il quale l’operazione è per le casse dell’Ente a costo zero.
– A costo zero?
Esatto. Abbiamo previsto una stampa di Napo una tantum (tagli da 1, 2, 5 e 10) che siamo riusciti a far rientrare nell’ambito dei contratti a forfait già in essere con le tipografie. Abbiamo fatto stampare 1 milione di Napo, per un controvalore di 10 milioni di euro.
– Come vengono distribuiti e in che quantità?
Distribuiamo Napo con la bolletta dell’acqua in relazione al suo importo, poi 20 Napo ai turisti per ogni notte di soggiorno a Napoli, 100 Napo a chi compie 18 anni, altrettanti per ogni nuovo nato. Mandiamo una comunicazione a casa per venirli a ritirare nelle varie sedi comunali. Poi è allo studio la distribuzione in favore di chi fa la raccolta differenziata e di chi acquista biciclette elettriche. E’ un progetto in continuo divenire.
– I commercianti hanno accolto bene l’iniziativa?
All’inizio c’è stata una naturale diffidenza, poi ci è voluto poco a capire che si tratta anche di un incentivo ai consumi e non solo una forma di risparmio per i consumatori. Dal momento che il Napo rappresenta il 10% della spesa, va considerato che i 20 Napo dati al turista equivalgono a 180 euro di spesa sul nostro territorio.
– Esiste un problema falsificazione?
Direi di no perché non si può acquistare nulla coi soli Napo. Ad ogni modo i Napo sono tutti numerati e firmati dal Sindaco ed abbiamo previsto una stampa monocolore semplice, ma con l’accorgimento di prevedere due passate a diversa intensità. Fra l’altro per realizzarli abbiamo indetto un concorso di grafica il cui premio è stato assegnato in Napo. Sulle nostre monete sono rappresentati i più bei scorci della città, un bel biglietto da visita.
– Assessore, alla fine dei tre anni?
Ritireremo i Napo e l’esercente che ce ne consegnerà di più verrà premiato dal Comune con la realizzazione di arredi urbani in prossimità del suo negozio. Poi si ripartirà.
Sostegno al reddito, incentivo ai consumi e orientamento alle buone pratiche cittadine, che si vuole di più?