Il cordiale colloquio, che si è protratto per lungo tempo, ha consentito al WWF di portare alla conoscenza del dottor Esposito di alcuni indirizzi che potrebbero essere praticabili per avviare una soluzione del problema ambientale causato dall’Ilva alla città di Taranto.
Tra queste la sospensione dell’attività dell’area a caldo e degli impianti affinché possano essere bonificati con l’implementazione di diverse e nuove tecnologie di abbattimento e produzione, nonché lo sviluppo di uno studio di fattibilità giuridico-finanziario di un modello di partecipazione dello Stato, non solo attraverso l’utilizzo di ammortizzatori sociali, che consentirebbe il completamento dell’opera di risanamento ambientale ma, con oneri a carico dell’ILVA. Il WWF invierà una nota al Ministero, al Garante ed alle autorità tecniche competenti per puntualizzare quanto prospettato nell’incontro con il Garante e coinvolgerà la Facoltà di Ingegneria per il necessario supporto tecnico.
COMUNICATO STAMPA – WWF PUGLIA
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