Ilva, Vendola chiede a Orlando convocazione tavolo su attuazione Aia
TARANTO – Le prime due relazioni trimestrali sull’Aia prodotte dall’Ilva confermano che sono tante le prescrizioni non ancora rispettate dall’azienda. Sul primo trimestre (ottobre 2012-gennaio 2013), l’Ispra si era già espressa snocciolando una serie di ritardi ed elencando alcune violazioni relative alle emissioni inquinanti.
Il garante Vitaliano Esposito si era mosso mandando una segnalazione (il 26 marzo 2013) al presidente del Consiglio, ai ministeri dell’Ambiente e della Salute e al prefetto di Taranto. A ciò erano seguite due diffide (26 e 27 marzo 2013) all’Ilva da parte del ministero dell’Ambiente. Ora si attende la relazione dei tecnici Ispra sul secondo trimestre di osservazione (gennaio-aprile 2013). Ma c’è da scommetterci che anche in questo caso non verrà fuori uno scenario particolarmente rassicurante.
Rassicuranti, invece, sono sempre state la parole delle Istituzioni, sia locali che nazionali, propense ad iniettare abbondanti dosi di anestetico nel dibattito sull’Ilva. Oggi, però, in una giornata infernale per i Riva (imponente sequestro disposto dalla Procura di Milano), è arrivato un “sussulto”: il presidente della Regione Nichi Vendola ha scritto al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando per chiedere la convocazione di un tavolo istituzionale da tenersi con gli enti locali ed il partenariato economico-sociale, per una condivisione dello stato di attuazione dell’Aia.
“Tutto il procedimento autorizzativo – si legge in una nota – è maturato in un complesso equilibrio tra le ragioni della tutela del lavoro, dell’ambiente e della salute dei cittadini. In tal senso, il quadro maturato delinea puntualmente sia i necessari interventi di ambientalizzazione, e della relativa precisa tempistica di attuazione, che delle modalità di controllo e sanzioni disposte dal provvedimento”.
“È del tutto evidente – continua Vendola- che la credibilità degli Enti dipende dalla capacità del rigoroso rispetto degli impegni già assunti e delle prescrizioni tecniche individuate. Nel contesto attuale, ed alla luce delle criticità segnalate da Ispra e dal Garante, sono a chiederti la convocazione di un tavolo istituzionale da tenersi con gli enti locali ed il partenariato economico-sociale, per una condivisione dello stato di attuazione dell’Aia”.
Una cosa, però, ci pare evidente: sul caso Taranto gli enti… la credibilità… se la sono giocata già da un pezzo.
Alessandra Congedo