Landini (Fiom): “Da Ilva solo carte e nessun atto concreto”
TARANTO – Che dire? In questi giorni stiamo assistendo, sul fronte Ilva, all’iperattività dei sindacalisti, sia locali che nazionali, particolarmente propensi ad esternare critiche nei confronti del Siderurgico. Stavolta tocca al segretario della Fiom Maurizio Landini: ”Se all’Ilva non vengono rispettati gli impegni indicati dall’Aia, intervenga il governo con forme di sequestro”. Secondo quanto riporta l’Ansa, Landini afferma che l’Ilva ”ha prodotto molte carte ma nessun atto concreto che possa rendere credibili gli investimenti. Dicono che per la bonifica servono 4 e mezzo-5 miliardi, dove sono? Chi ce li ha?”, aggiunge sollecitando un incontro con l’amministratore delegato Enrico Bondi e opponendosi a qualsiasi proroga per gli interventi. ”Non fare questi investimenti – osserva Landini – significa non avere una mappa precisa di impegni e significa mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’Ilva”.
TAVOLO SU SIDERURGIA – Intanto, si aprirà il 31 maggio prossimo, al ministero dello Sviluppo economico, il tavolo di confronto sulla siderurgia tra governo e sindacati. L’annuncio arriva proprio dal leader Fiom, Maurizio Landini, nel corso di una conferenza stampa sull’Ilva di Taranto. Il confronto tra il ministro Flavio Zanonato e Fim Fiom Uil precederà la presentazione da parte del vicepresidente della commissione europea, Antonio Tajani, del piano per l’acciaio dell’Unione europea.