Secondo quanto comunicato dall’Ilva, sono 78 le prescrizioni già attuate. Noi, però, vogliamo focalizzare l’attenzione su quanto, finora, non è stato rispettato. Tra gli interventi definiti ancora “in corso” (15 prescrizioni) ce ne sono diversi che dovevano essere fatti subito. Nella tabella predisposta dall’azienda non sempre è indicata la data di scadenza prevista. Semplice distrazione? E’ il caso delle seguenti prescrizioni il cui termine era fissato per il 27 ottobre 2012.
n. 11 – Realizzazione di una nuova rete di idranti per la bagnatura dei cumuli
n. 12 – Nebulizzazione di acqua mediante apposite macchine progettate e dimensionate all’uopo, per la riduzione delle particelle di polveri sospese generate delle emissioni diffuse derivanti da manipolazione e stoccaggio dei materiali (per Parchi Primari, Parco OMO e Parco Nord)
n. 16 (Afo2) – Depolverazione Stock House
In corso risultano anche i seguenti interventi che andavano fatti subito:
n. 16 (Batt.3-4 e 5-6) – Rifacimento refrattari; installazione PROVEN; costruzione nuova doccia 1 e 3.
n. 16 (Batt.9-10) Rifacimento refrattari a lotti; installazione PROVEN; costruzione nuova doccia 5; AGL2: adeguamento raffreddatori rotanti; GRF area di scarico paiole: copertura aree; STAB: chiusura edifici aree di gestione materiali polverulenti; interventi di chiusura nastri e cadute.
Risultano in corso per richieste di integrazione le prescrizioni n. 22 e n. 23, la cui scadenza era fissata per il 27 ottobre 2012. In corso risulta anche l’attuazione della prescrizione n. 36 (27 ottobre 2012) che prevedeva quanto segue: «Il gestore dovrà garantire la minimizzazione delle emissioni gassose fuggitive dagli impianti di trattamento dei gas dando piena attuazione della BAT n. 47 attraverso tutti i possibili accorgimenti di corretta gestione, manutenzione e monitoraggio».
In corso di attuazione, inoltre, la prescrizione n. 70 (27 ottobre 2012), che prescrive di “ridurre per l’intera area le emissioni diffuse e convogliate di polveri, attraverso l’adozione dei seguenti interventi: a) Adozione aspirazione desolforazione ghisa in siviera (BAT 78) dalle Acciaierie ACC1 e ACC2 per aumentare l’efficienza di captazione del sistema di aspirazione e convogliamento che asserve le postazioni di trattamento della ghisa in siviera”. Lo stesso dicasi per la n. 78: “L’azienda deve dotare tutte le torce sopra indicate di misuratori di flusso in continuo” (scadenza il 31.12.2012).
Passiamo poi al discorso relativo ai monitoraggi. Non attuata risulta un’importante prescrizione, la n. 84, il cui termine era il 27.10.2012: «L’azienda dovrà garantire che la gestione delle problematiche connesse al sistema delle torce avvenga attraverso l’implementazione di specifiche procedure del Sistema di Gestione Ambientale aggiornate alla luce delle prescrizioni sopra riportate».
Slitta anche la prescrizione n. 85: «Si prescrive all’azienda di realizzare, entro 6 mesi dal rilascio del provvedimento di riesame dell’AIA, una rete di monitoraggio in continuo della qualità dell’aria attraverso l’adozione di 6 centraline di monitoraggio da ubicare in prossimità del perimetro dello stabilimento». L’intervento doveva concludersi il 27 aprile 2013, ma l’azienda spiega che il completamento è previsto per il 31 luglio 2013.
In corso anche la prescrizione n. 87 relativa alla misurazione dei microinquinanti. La scadenza era prevista per il 27 ottobre 2012. Idem per la n. 88, relativa all’immediata attuazione del Piano di Monitoraggio e Controllo. Nella tabella è erroneamente riportata la data del 27 ottobre 2014, ma il termine era relativo al 2012.
Così come non risulta attuata la n. 89, che dispone quanto segue: «Si prescrive all’azienda di implementare, nei tempi tecnici strettamente necessari da comunicare all’Ente di controllo, un sistema di monitoraggio in continuo di IPA e BTEX e campionamento polveri sulle macchine caricatrici e sfornatrici delle cokerie, il quale consenta un prelievo mediato lungo l’intero sviluppo delle batterie, e di adottare un sistema di monitoraggio ad alta risoluzione temporale lungo tutto il perimetro dello stabilimento (Fence monitoring)».
Si dilatano i tempi anche per n. 91: «Si prescrive all’azienda entro 6 mesi dal rilascio del provvedimento di riesame dell’AIA di integrare i parametri previsti nel sistema di monitoraggio in continuo installati sui camini E422, E423, E424, E425, E426 e E428 della cokefazione anche con COV e Benzene, al fine di verificarne la reale consistenza e variabilità». Il termine indicato era il 27 aprile 2013. L’Ilva dice che è prevista l’ultimazione dell’intervento di adeguamento strumentale entro il 31 maggio 2013.
Passiamo, infine, alla n. 92: «Il Gestore dovrà trasmettere on-line ad ARPA Puglia i dati di monitoraggio degli SME, sia quelli elaborati che quelli grezzi, secondo le indicazioni di Arpa Puglia fornite in base alle indicazioni delle Linee Guida ISPRA». Scadenza prevista il 27.10.2012, ma l’azienda dice che la trasmissione on line dei dati all’Arpa Puglia secondo le modalità definite sarà attiva entro il 31 agosto 2013. Questi i passaggi salienti che ci sono saltati agli occhi scorrendo le 91 pagine della relazione. Ora non ci resta che attendere le valutazioni dell’Ispra (attese per giugno) per avere un quadro più completo.
Alessandra Congedo
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