Amianto in Ilva, Fim-Cisl e Uil-Uilm denunciano “inammissibili leggerezze”

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TARANTO – “L’ennesimo episodio verificatosi in Acc/1, sul Carroponte 120t, è del tutto inaccettabile e inqualificabile. A seguito di precedenti segnalazioni nella quali sono state allertate e sollecitate tutte le responsabilità istituzionali operative dell’Ilva, per quanto concerne la gestione e lo smaltimento dell’amianto, riscontriamo gravissime inottemperanze che hanno sottoposto ed esposto tutti i lavoratori alla fibra Killer”. E’ quanto denunciato questa mattina dalle RLSA (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) di Fim-Cisl e Uilm-Uil, Pietro Cantoro e Angelo Pichierri. «A fronte della stessa attività – hanno aggiunto – in precedenza sono stati effettuati sopralluoghi che ne hanno definito modalità operative e tipo di intervento,che sono state puntualmente disattese. Facciamo rilevare che tutti gli step sono stati effettuati a fronte di certificazioni che discriminavano la presenza di amianto sulle postazioni inquisite alle attività. A seguito di queste gravissime mancanze inoltre, abbiamo riscontrato un verbale di sopralluogo della “ASL” che ne garantiva l’effettiva rimozione. Oggettivamente, constatiamo che l’attività descritta sia stata oggetto di inammissibili leggerezze a tutti i livelli, ragion per cui denunceremo la questione sottoponendola all’attenzione degli enti preposti, rivendicando anche lì eventuali mancanze e irregolarità di terzi”.

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