Ilva, è il prefetto che deve irrogare sanzioni – Nota del Meetup 192 ‘Amici di Beppe Grillo Taranto’
“Siamo stati ricevuti dal Garante per l’AIA, dott. Vitaliano Esposito per chiedere:
• L’erogazione della sanzione amministrativa e pecuniaria fino al 10% del fatturato della società, risultante dall’ultimo bilancio approvato, come da comma 3 dell’art.1 della legge 231/2012,
• di sollecitare i Sindaci dei Comuni di Statte e Taranto affinchè inviino immediatamente la documentazione attestante gli oneri in parola sostenuti dagli stessi durante l’esercizio 2012, sì da garantire alle medesime autorità comunali il ristoro degli oneri derivanti ai comuni dalla pulizia delle strade prospicienti lo stabilimento e di tutte le aree pubbliche del quartiere Tamburi”, come da l’art.1, comma 22, del provvedimento di A.I.A. numero DVA-DEC-2011-0000450 del 04/08/2011 (G.U. n. 195 del 23/08/2011), come integrato dal provvedimento di riesame numero DVA-DEC-2012-0000547 del 26/10/2012 (G.U. n. 252 del 27/10/2012),
• di imporre ad ILVA Spa :
1.1. l’utilizzo nei propri impianti produttivi prioritariamente le acque reflue provenienti degli impianti di depurazione Gennarini e Bellavista (compatibilmente con la fornitura quali-quantitativa conforme alle esigenze di utilizzo), secondo l’AIA rilasciata nel 2011;
1.2. la predisposizione lo studio di fattibilità finalizzato a ridurre il prelievo primario del 20% entro 3 anni e del 50% entro la scadenza dell’AIA, ma attualmente non ci risulta che sia stato completato;
1.3. ‘installazione di idonei contatori e registratori delle portate atti al fine di monitorare l’efficacia degli interventi volti alla riduzione dei consumi idrici.
IL Garante ha sottolineato che i suoi compiti sono di vigilanza dell’attuazione delle disposizioni della legge, e non di vigilare sull’esatta osservanza delle prescrizioni impartite all’Ilva, quindi le nostre domande sull’approvigionamento d’acqua sono dirottate ad ISPRA.
Il Dott Vitaliano ritiene altresì che sia ISPRA l’organo addetto all’accertamento della sanzione e che ci sono state interpretazioni diverse fra lui e l’ex Ministro Clini. Secondo il Garante è il Prefetto il soggetto investito dei poteri di contestazione e di quantificazione della sanzione, vista la relazione di accertamento da parte dell’ISPRA.
Pertanto abbiamo visto giusto : è il Prefetto, definito competente ai sensi del comma 3, che DEVE irrogare la sanzione applicando (vista l’assenza di una norma speciale) la disciplina generale, ovvero il suo principio di discrezionalità nello stabilire l’ammontare. Nell’applicazione del principio di discrezionalità va ricordato il vigente testo unico ambientale (D.Lgs. 152/06) il quale afferma (parte prima, art. 3 ter) il principio dell’azione ambientale, indicando che la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale. Sulla base di tale principio, appare quindi opportuno indicare in via perentoria la sanzione massima applicabile.
A giorni si saprà con certezza chi e quando sanzioneranno ILVA e cosa ancor più importante come sarà calcolata la sanzione: Ministero dell’Interno e dell’ambiente, Prefetto, ISPRA e Garante ci stanno lavorando. Attendiamo risposta scritta del Garante. E fra 3 giorni il Meetup 192’Amici di Beppe Grillo-Taranto’ non tarderà ad incontrare il Garante nuovamente”.
Meetup 192 ‘Amici di Beppe Grillo Taranto’